Messina, c’è il ritorno di Camilleri. Un tassello d’esperienza per la difesa

di Alessandro Calleri

Un altro ritorno. Il Messina ha ufficializzato l’accordo con il difensore Vincenzo Camilleri che continuerà a vestire la maglia giallorossa dopo l’avventura a lieto fine nella seconda parte della scorsa stagione. Il calciatore nato a Gela il 6 marzo 1992, si è legato al club peloritano sottoscrivendo un contratto annuale.

Camilleri, sbarcato in chiusura del mercato di gennaio in riva allo Stretto, aveva collezionato otto presenze nel girone di ritorno del campionato di Serie C, contribuendo alla salvezza del Messina, centrata con due giornate d’anticipo grazie ad una grande rimonta in classifica. Oltre trecento i “gettoni” in carriera, con l’esordio in A avvenuto con la maglia della Reggina nel 2008/09, lo sfortunato passaggio alla Juventus (il debutto in Europa League e poi un grave infortunio), il Cagliari, le 15 presenze in B con il Brescia e una vasta esperienza a livello di terza serie, con qualche rimpianto per un percorso che, da autentica promessa voluta dal Chelsea per il settore giovanile, avrebbe potuto regalargli soddisfazioni ancora più grandi. Paganese, Teramo, Sicula Leonzio, Vibonese, Pistoiese, Viterbese e Lamezia tra le tante squadre nelle quali ha militato.

Il roccioso difensore, che con il suo carisma si candida ad essere una figura fondamentale anche per lo spogliatoio, rappresenta un rinforzo importante per il reparto arretrato di mister Gaetano Auteri che può contare sugli altri due rientranti illustri, Angileri e Trasciani, oltre ai volti nuovi Filì e Berto. Con il portiere Daga, i centrocampisti Fiorani, Marino, Versienti e gli attaccanti Curiale, Grillo, Napoletano, Piazza e Zuppel, sono saliti a 14 gli acquisti perfezionati dalla dirigenza giallorossa. Il direttore sportivo Marcello Pitino, chiamato a completare l’organico con gli ultimi tasselli, dovrà però lavorare anche sul fronte uscite, dato il malumore di Gonçalves e gli altri elementi sul piede di partenza, da Celic a Simonetti. Una rivoluzione vera e propria, con poche conferme dopo la salvezza raggiunta nel passato torneo sotto la gestione Raciti.

Cresce intanto l’attesa per conoscere il calendario del campionato al via il prossimo 4 settembre. Il 25 agosto, passaggio che diventa obbligato, ci sarà la pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso del Campobasso (e del Teramo) circa l’esclusione deliberata dalla giustizia sportiva e avallata dal Tar del Lazio, con la Lega Pro che si è costituita in giudizio in opposizione ai due club per far valere le proprie ragioni. Il presidente Francesco Ghirelli, che soltanto dopo quella data potrà procedere ai calendari, ha però già chiarito che, nel caso di un reinserimento di Campobasso e Teramo – due situazioni comunque piuttosto divere – cambierebbe eventualmente il format, passando a 61 (o 62 squadre), non la composizione dei gironi che erano stati già stilati nelle scorse settimane e vedrebbero aggiunte una o due formazioni in sovrannumero.