Il ciclista spagnolo Jesús Herrada (Cofidis) vince la settima tappa de La Vuelta (2.UWT), la Camargo – Cisternia, dopo ben 182 km di fuga battendo nello sprint ristretto l’azzurro Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e il britannico Fred Wright (Team Bahrain Victorious); per Herrada si tratta della seconda vittoria stagionale e seconda vittoria alla Vuelta dopo quella dell’edizione del 2019 con arrivo in solitaria ad Ares del Maestrat.

Uomini Astana molto motivati già dalla partenza con Alexey Lutsenko che cerca di portare via un drappello ma il suo tentativo non va a buon fine; non c’è tempo per recuperare fiato che partono al contro attacco Wright, Harrison Sweeny (Lotto – Soudal),Herrada, Omer Goldstein (Israel – Premier Tech), Battistella e Jimmy Janssens (Alpecin – Deceuninck).

I sei uomini al comando resistono al gruppo che cerca in tutti i moti di annullare l’azione ma alla fina il plotone, tirato dagli uomini dell’Eskaultel – Euskadi e da quelli della Burgos – BH, è costretto a rialzarsi. Come anticipato lo spartiacque di questa frazione è l’unico GPM di giornata in programma il Puerto de San Glorio che miete diverse vittime tra i velocisti grazie all’azione dell’INEOS Grenadiers che lavora in funzione di Ethan Hayter.

Tutte le ruote veloci che si sono staccati in salita riescono a rientrare nel gruppo Maglia Rossa e proprio in quel momento gli INEOS si rialzano lasciando la responsabilità dell’inseguimento ad altre formazioni. Gruppo che non riuscirà più a chiudere sui cinque uomini al comando, con Goldstein già staccato da tempo, che andranno a giovarsi la vittoria in uno sprint ristretto.

Il più veloci di tutti sulla carte è Wright che parte lunghissimo; il britannico non può nulla davanti alla rimonta di Herrada e Battistella con l’azzurro che si deve accontentare della seconda piazza. Il gruppo arriva con un ritardo di 29″ ed è regolato da Sam Bennett (BORA – hansgrohe).

Non cambia nulla in classifica generale con Remco Evenepoel (Quick – Step Alpha Vinyl Team) che conserva, senza problemi, la Maglia Rossa che contraddistingue il leader della “generale”.