Giro della Lunigiana, Tappa 4: a Casano vince Gruel. Morgado vince la corsa

di Giuseppe Ortale

Antonio Morgado vince il Giro della Lunigiana diventando  primo portoghese della storia a vincere l’importante corsa a tappe riservata alla categoria juniores; oggi ancora una vittoria francese, nella quarta e ultima frazione Ceparana di Bolano – Casano di Luni, grazie a Thibaud Gruel che regala alla Selezione transalpina il terzo successo consecutivo.

Gruel ha attaccato a 45 km dall’arrivo lungo la discesa di Montemarcello, un’azione che non ha visto la reazione del Portogallo della Maglia Verde Antonio Morgado. A Casano di Luni Gruel ha potuto esultare con 22″ sul gruppo inseguitore regolato da Vlad Van Mechelen. I ragazzi della Rappresentativa Siciliana ancora una volta lontani dai primi con Christian Di Prima e Carlo Sciortino che tagliano il traguardo con un ritardo superiore ai 5 minuti.

Tutto immutato in classifica generale dove Antonio Morgado ha vinto con 8″ su Paul Magnier, terzo di giornata, e 17″ sullo slovacco Tomas Sivok. Nelle altre classifiche sono stati premiati Paul Magnier (Punti), Antonio Morgado (GPM), Simone Gualdi (Giovani), Andrea Raccagni Noviero (Traguardi Volanti), Simone Gualdi (Miglior Italiano), Diego Bracalente (Combattività), Samuele Privitera (Miglior Ligure), Francia (Miglior squadra), Veneto (Miglior squadra italiana).

LE DICHIARAZIONI DEI VINCITORI

Il vincitore del 46° Giro della Lunigiana, Antonio Morgado, ha dichiarato: “E’ bellissimo aver vinto una corsa così prestigiosa. Dedico la vittoria ai miei compagni di squadra che sono stati impeccabili. Guardo l’albo d’oro e mi sento orgoglioso di ciò che ho fatto in questi giorni.”

Pochi minuti dopo aver tagliato il traguardo, il vincitore di tappa Thybaud Gruel ha dichiarato: “E’ una soddisfazione incredibile, sento di aver compiuto una grande impresa e voglio ringraziare tutta la mia squadra, la più forte del Giro della Lunigiana. Sull’ultima salita temevo il rientro dell’inseguitore, il colombiano Pescador, ma ho saputo gestirmi e resistere fino al traguardo.”

Gruel

(Roberto Fruzzetti/Ciclismoblog)