Al PalaVolcan di Acireale è andato in scena il Primo Memorial Elio Rao, un quadrangolare di Calcio a 5 tra la Drago Acireale Calcio a 5 (Serie B), la Sicurlube Regalbuto (Serie A2), il Città di Melilli (Serie A1) e la Meta Catania (Serie A1).
In campo, pronostici rispettati con la vittoria finale della Meta Catania. Il torneo è stata l’occasione per onorare sul parquet la memoria di Elio Rao, dirigente dell’Acireale Calcio a 5, tragicamente scomparso all’età di 29 anni in un incidente stradale esattamente nove anni fa, il 6 settembre 2013.
Prima dell’inizio del torneo, Ugo Petrina, presidente della Polisportiva Top Five Acireale, gestore dell’impianto ospitante l’evento, ha ricordato con emozione il suo amico Elio: “Elio ha vissuto i momenti più belli della sua storia sportiva da dirigente dell’Acireale Calcio a 5, nel momento in cui Vi lavoravo da responsabile del settore giovanile. Elio inizialmente era un tifoso che seguiva la squadra anche quando era ancora impegnata nelle categorie provinciali; vista la sua passione, lo abbiamo coinvolto prima come magazziniere e poi come dirigente. Quel 6 settembre del 2013 ci ha cambiato l’esistenza, ma il suo ricordo ci ha sempre dato una spinta in più per continuare ad occuparci di sport. Nel logo della maglia della nostra polisportiva c’è il simbolo del suo immancabile cappellino, la sua presenza in questa struttura rimarrà per sempre.”
I protagonisti di quell’Acireale Calcio a 5 a cui Elio aveva indirizzato la sua grande passione oggi giocano in giro per l’Italia, alcuni proprio con le maglie delle squadre partecipanti al torneo. Musumeci, Tornatore, Silvestri, Nicolosi, Rizzo e altri si sono così ritrovati ad Acireale per sfidarsi in campo e ricordare questo speciale amico comune.
Il quadrangolare è stato una sorta di vernissage per la nuova stagione tra le eccellenze del futsal siciliano; abbiamo colto l’occasione per raccogliere le impressioni dei protagonisti sul torneo e sulle prospettive per la nuova stagione.
Le luci dei riflettori si sono concentrate in primis sui padroni di casa dell’Acireale Calcio a 5 e sulla sua guida tecnica, Stefano Bosco. L’affermato tecnico catanese, forte di un curriculum che vanta panchine prestigiose tra serie B e A2 con campionati spesso al vertice e partecipazioni a final eight di Coppa Italia, rappresenta per la Drago Acireale Calcio a 5 un vero valore aggiunto. Dopo varie esperienze, anche fuori Sicilia (a Potenza in A2), da due anni Bosco è tornato ad Acireale, città a lui cara in cui aveva mosso i suoi primi passi da tecnico con la PGS Trinacria Calcio a 5.
Il mister ha fortemente voluto il memorial e – insieme alla propria società – ne ha curato l’organizzazione nei dettagli, spiegandone la particolarità in questi termini: “Tanti giocatori che militano oggi nel Catania, nel Melilli e nel Regalbuto conoscevano Elio e questa connessione e forte fattore emotivo ci hanno spinto a invitare queste squadre a partecipare al memorial. Le ringrazio per aver accettato l’invito di buon grado e aver così creato un grande spettacolo di calcio a 5 per commemorare un grande uomo di sport prematuramente scomparso”.
Dal punto di vista tecnico, “confrontarci in questo quadrangolare con le migliori squadre siciliane è sicuramente un passo importante nella costruzione della nuova stagione”. E in effetti, nonostante la doppia sconfitta ad opera del Città di Melilli in semifinale (3-1) e della Sicurlube Regalbuto nella finale 3°/4° posto (3-1), Mister Bosco ha potuto sicuramente trarre ottime indicazioni dalla propria squadra, in grado di giocare alla pari con formazioni di categoria superiore. In particolare, in semifinale l’Acireale Calcio a 5 si è arresa al Città di Melilli solo sul finale.
La Drago Acireale Calcio a 5 si presenta ai nastri di partenza della Serie B con una squadra praticamente tutta siciliana, di forte impronta acese o comunque catanese, un possibile vantaggio secondo Bosco: “Puntiamo a ben figurare. Grazie a questo legame importante con il territorio proviamo ad avere quel quid in più per provare a fare un salto di categoria”.
Ancora sulle caratteristiche della rosa allestita: “La squadra è molto giovane, abbiamo un’età media di 23 anni. E’ chiaro che questo sia bellissimo da certi punti di vista, ma potremmo rischiare qualcosa in termini di mancanza di esperienza. Per certi aspetti è una sfida, ma sono molto fiducioso.”
La formazione di giovani locali è sempre più una priorità: “Con le nuove regole inserite dalla Divisione Calcio a 5 sull’obbligo di schierare calciatori italiani avere un settore giovanile completo e organizzato è sempre più importante. Da parte nostra stiamo facendo ogni anno di più e stiamo cercando anche convenzioni con scuole calcio locali”.
Tutti i rappresentanti delle altre squadre ospiti si sono detti onorati di confrontarsi in campo nel nome di Elio e hanno raccontato le buone impressioni in vista dell’avvio di stagione, con una preoccupazione condivisa per qualche infortunio di troppo sofferto nella preseason.
Contino, presidente della Sicurlube Regalbuto, non si nasconde: “abbiamo costruito un roster per stare nei posti alti della classifica; in questo momento però abbiamo troppi ragazzi infortunati e quindi stiamo giocando senza quattro pedine molto importanti. Però c’è ancora tempo per lavorare e superare queste defezioni”.
Lamia, direttore generale del Città di Melilli, secondo classificato dopo la finale persa di misura ad opera del Meta Catania, ha dichiarato: “siamo felici della promozione in Serie A1 dopo una stagione storica per Melilli. La nostra rosa non è ancora chiusa, stiamo valutando delle occasioni di mercato per completare l’organico. Abbiamo alcuni infortunati, speriamo di recuperarli presto, di completare la rosa e di disputare poi un campionato sereno.”
Il Meta Catania si è aggiudicato il memorial mostrando già una buona condizione e una ottima organizzazione difensiva che le ha consentito di vincere il torneo senza subire reti. Così il presidente Musumeci: “Siamo soddisfatti di come stiamo portando avanti il nostro progetto. Con la riforma federale abbiamo inserito diversi siciliani in rosa. Il memorial era la prima occasione per vedere i ragazzi in campo, anche se abbiamo qualche infortunio. Speriamo di arrivare all’esordio in condizioni ottimali”.
Per le quattro squadre siciliane sembrano sussistere tutte le premesse per una stagione soddisfacente che possa servire anche a portare avanti al meglio il movimento del futsal in Sicilia.