Calcio,Palermo – Parma vista da Giuseppe Misiano

di Giuseppe Misiano

La 12^giornata del campionato di serie B vedrà il Palermo ritornare tra le mura amiche, sabato 5 alle 16:15. Dopo la rinfrancante vittoria di Modena al Barbera arriva il Parma. C’è dunque stata l’auspicata svolta desiderata da tutto l’ambiente rosanero? In parte si: mister Corini, dopo il doppio pareggio casalingo con Pisa e Cittadella, insoddisfacente nei numeri e nell’atteggiamento, non convincente in termini di autorevolezza e che ha fatto accompagnare la squadra negli spogliatoi al fischio finale col Cittadella da una sonora bordata di fischi, ha fortemente sostenuto che la vittoria contro i canarini è figlia di quelle due partite. E c’è del vero. E’ come se la squadra, finalmente e pian piano stia acquisendo questa nuova mentalità, più consona a chi ha acquisito la consapevolezza che l’obiettivo vero della stagione è il mantenimento della categoria. Si vede da come si gioca più di squadra, dalla capacità di soffrire nel corso della partita, tutte connotazioni che prima non vi erano perché la ricerca del gioco e dell’identità erano preponderanti rispetto al resto. Salvo poi prendere atto che la costruzione della squadra e di quella mentalità praticamente in corso di torneo, ha prodotto degli effetti indesiderati che si sono riverberati sui risultati veramente scadenti. Anche la scelta degli undici iniziali e delle loro posizioni in campo ora si è modificata in ossequio alla compattezza e alla corsa. Questo si è visto a Modena, dove complici anche alcuni episodi favorevoli, il Palermo è uscito vincitore dal Braglia senza aver rubato nulla e senza aver speculato. Magari con un Pigliacelli indiscusso protagonista, ma con dei meriti complessivi evidenti. Il gruppo ha risposto presente, anche in alcuni effettivi che non vedevano il campo da troppo tempo (è il caso di Crivello). Con Broh e Gomes sempre più convincenti e con un Valente che non farà rimpiangere l’improvvido infortunio di Elia sull’out di destra. Per non parlare della nuova posizione assegnata a Di Mariano, decisivo nei due gol rosanero. Insomma, il borsino in casa Palermo è al rialzo ed con queste condizioni di rinnovata fiducia affronterà la “corazzata” Parma.

Gli emiliani dal canto loro, sono partiti coi favori del pronostico, subito dietro al Genoa e stanno rispettando la tabella di marcia. Se non fosse per gli infortuni che si sono succeduti fino a contare ben 13 indisponibili nell’ultima vittoriosa sfida col Como, forse oggi il Parma occuperebbe uno dei primi tre posti in classifica. Tutto si è complicato con l’infortunio di Mihaila, l’estrosa ala rumena, che in occasione di Parma-Ternana, coincisa con la prima sconfitta in campionato dei ducali, ha costretto Pecchia a rivedere la composizione dell’attacco parmense fin lì impressionante per incisività ed estro: Vasques, Man, Mihaila ed Inglese sono giocatori fuori categoria e si sono da subito dimostrati del tutto complementari e immarcabili per le difese avversarie. Non che manchino le alternative; basti pensare a Tutino, che sarebbe titolare in qualsiasi squadra di B, o a Benedyczak, Sohm, Camara, ecc. La qualità tra i biancocrociati è una merce non rara. Da lì in avanti però il Parma ha dovuto fare ricorso anche ad altre attitudini, come la capacità di compattarsi, il sacrificio; tutte cose che spiegano la risicata vittoria coi lariani, il pareggio a Pisa e la sconfitta a Bolzano. Nulla di particolare comunque. Il Parma rimane fortissimo e imprevedibile. Anche i difensori riescono a far gol (Del Prato in primis) e in regia l’argentino Estévez sa far girare bene la squadra e sui calci piazzati è un valore aggiunto. Il 4-2-3-1 di Pecchia è una macchina quasi perfetta e il Palermo dovrà stare molto attento. Il pronostico è chiuso a sfavore dei rosanero. Ma questa serie B ci ha fin qui insegnato che vincere non è mai scontato alla vigilia e che puoi perdere anche contro avversari che hanno molto meno punti di te. Corini questo lo sa e farà di tutto per continuare a risalire la china. La partita, ci scommettiamo, sarà incerta fino al triplice fischio finale. Vedremo con quale risultato