Tra Stati Uniti e Galles tanto equilibrio. Pari inevitabile

di Valentino Sucato

Galles e Usa parlano la stessa lingua. Ed è un pareggio, 1-1, sostanzialmente giusto anche se gli americani ci hanno creduto sino a nove minuti dal 90′. Poi Zimmerman ha fatto la frittata causando un calcio di rigore che per il Galles è stata una benedizione del cielo. Uno spareggio in un girone in cui l’Inghilterra sembra avere una marcia in più e l’Iran una in meno. Per cui questo pareggio lascia tutto invariato e probabilmente a meno di clamorose sorprese tra Galles e Usa forse si deciderà sul filo di lana. La gara si sblocca con la rete di Weah. Tale padre, tale figlio! È Timothy Weah infatti ad abbattere il muro gallese con un gol che fa sperare gli yankee. Al 36′ del primo tempo azione offensiva degli Stati Uniti: Pulisic verticalizza su Weah che, davanti al portiere gallese, d’esterno destro infila la sfera alle spalle di Hennessey: 1-0. Nel secondo tempo il Galles ci crede di più e i bianchi si chiudono a riccio. Al 19′ Davies colpisce di testa da pochi passi, Turner si salva alzando la sfera sopra la traversa. I bianchi arretrano: è l’errore che li condanna. Su un pallone vagante Davies impegna il portiere americano Turner. Gli Usa vacillano Bale in area è pericoloso e Zimmerman abbocca all’amo: il gallese lo anticipa ed è falciato. Siamo all’81’ e il rigore trasformato da Bale mette il lucchetto alla gara. Ci prova il Galles ma i restanti minuti passano inesorabilmente. Sarà pareggio per la gioia dell’Inghilterra e per le speranze dell’Iran. E chissà se….

STATI UNITI (4-3-3): Turner; Dest (74′ Yedlin), Zimmerman, Ream, Robinson; McKennie (66′ Aaronson), Adams, Musah (75′ Acosta); Pulisic, Weah (88′ Morris), Sargent (74′ Wright). All. Gregg Berhalter.

GALLES (3-4-3): Hennessey; Mepham, Rodon, Davies; Roberts, Ampadu (95′ Morrell), Ramsey, N. Williams (79′ Johnson); Bale, Wilson (93′ Thomas), James (45′ Moore). All. Robert Page.

Marcatori: 36’ Weah (U), 82’ Bale (G)