C’è il Brasile, c’è la fantasia. La Serbia si arrende ai carioca

di Valentino Sucato

Silenzio, parla il calcio. Ed è festa perché c’è il Brasile. I carioca non tradiscono le attese, vincono 2-0 con la doppietta di Richarlison che in dieci minuti con il suo uno-due micidiale distrugge i rossi di Belgrado. Neymar e compagni giocano al gatto con il topo, sanno quello che debbono fare, e colpire al momento giusto e con gli uomini giusti con la classe e la fantasia che solo i brasiliani hanno nel loro DNA. La Serbia fa quello che può, resiste fino a quando il Brasile decide di iniziare lo show e per i balcanici non c’è stato nulla di fare anche se gli uomini di Stojkovic escono comunque a testa alta. Il Brasile ha fatto il Brasile e la Serbia, la vittima predestinata che comunque ha venduto cara la pelle. Questa sera niente sorpresa, tutto normale, perché veder giocare i galattici è una “normalità speciale”. Brasile che sarà destinato a recitare la parte della prima donna ma il viaggio è lungo, molto lungo. Le azioni più importanti sono tutte nel secondo tempo. Dopo 30 secondi Raphinha calcia a botta sicura ma c’è un signor portiere, Milinkovic-Savic, che respinge. Al 15′ il primo vero acuto dei carioca, lo squillo che determina l’inizio dell’assedio: Alex Sandro con stile dai 30 metri colpisce il palo. La Serbia è alle corde è circondata da uomini in maglia gialla che arrivano da ogni lato. E così al 17′ arriva l’1-0 sulla botta di Vinicius c’è la respinta di Milinkovic-Savic ma c’è anche il tap-in vincente di Richarlison che non si fa trovare impreparato. Poca roba rispetto a quello che farà vedere dieci minuti dopo. Ancora Vinicius crossa a centro area per Richarlison, l’attaccante vuole onorare la maglia carioca sinonimo di spettacolo e così a centro area stoppa di petto e poi con una semi-rovesciata va alzare in piedi gli dei del calcio. Poi al 35′ c’è spazio per Casemiro che colpisce la traversa. La Serbia non c’è più, ha davanti una squadra che una volta passata in vantaggio e aver messo in cassaforte il risultato pensa a chi ha pagato il biglietto per regalare spettacolo che, nel caso del Brasile, non significa mai umiliare l’avversario.

BRASILE-SERBIA 2-0

BRASILE: Alisson; Danilo, Marquinhos, Thiago Silva, Alex Sandro; Paqueta (75′ Fred), Casemiro; Vinicius (75′ Rodrygo), Neymar (80′ Anthony), Raphinha (87′ Martinelli); Richarlison (79′ Gabriel Jesus). All. Tite

SERBIA: V. Milinkovic-Savic; Pavlovic, Milenkovic, Veljkovic; Zivkovic (57′ Radonjic), Lukic (66′ Vlahovic), Gudelj (57′ Ilic), S. Milinkovic-Savic, Mladenovic (66′ Lazovic); Tadic, Mitrovic (83′ Maksimovic). All. Stojković

ARBITRO: Alireza Faghani (Iran)

Marcatore: 62′ e 73′ Richarlison (B)