Palermo e Messina, ecco i reali obiettivi delle due siciliane

di Redazione

Capita in qualunque stagione sportiva che le ambizioni di inizio stagione cadano clamorosamente nel baratro senza essere confermate. É quello che sta succedendo alle due siciliane, impegnate in campionati completamente diversi sia per caratura tecnica che per le attuali posizioni in classifica. Entrambe le squadre non sembrano rispettare le ambizioni iniziali. Ma se per i rosanero del CFG nulla è realmente perduto, e i giorni di mercato potrebbero aiutare Corini a raggiungere la zona playoff, per il Messina di Raciti la situazione è molto più complessa, con un ultimo posto in LegaPro e lo spettro retrocessione che incombe. Le impressioni sulle due siciliane sono confermate dagli analisti sportivi e dai portali di betting, che ogni settimana elaborano quote e bonus benvenuto aggiornati per gli appassionati di calcio, compresi quelli di Palermo e Messina. Se i rosanero non rientrano tra i favoriti per la vittoria della Serie B, i giallorossi sono addirittura i potenziali candidati per la retrocessione diretta in Serie D.

Per il presidente Mirri la posizione ibrida dei rosanero è legata soprattutto all’avvicendamento in panchina con il passaggio da Baldini a Corini: “Cambiare allenatore una settimana prima del via oggettivamente ha reso il lavoro difficile a tutti: con la fretta si commettono più errori. 5 sconfitte su 6 gare sono state dure da digerire ma un bambino deve cadere per crescere. Ci siamo rilassati dopo il ritiro a Manchester, Corini è stato bravo a riprendere la squadra. Qui si è visto il metodo City, l’allenatore lavora secondo criteri codificati, controllati quotidianamente dalla società. C’è un aiuto reciproco. Oggi meritiamo i punti che abbiamo ma attenzione, il confine è labile e la salvezza, lo ripeto, l’unico obiettivo: io non credo nei play off ma sfido la squadra a smentirmi”. Questo il pensiero del presidente nella lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, che a quanto pare punta più a restare in B che a tentare la scalata per la massima serie.

Intanto si delineano nuovi orizzonti sul versante calciomercato e tutto è in divenire. Archiviate le cessioni di Crivello (Padova) e Floriano (Sangiuliano City, in Serie C) si guarda avanti. Rinaudo è al lavoro per puntellare la rosa: sull’attaccante del Parma in uscita, Gennaro Tutino, c’è un timido interesse dei rosanero che potrebbe accendersi nei prossimi giorni di mercato. Sulle sue tracce anche Frosinone, Bari e Benevento. Il calciatore gradirebbe la piazza palermitana, ma al momento la trattativa è in stand by. A centrocampo piace Listkowski: poco spazio al Lecce per il centrocampista polacco, adattabile ad ogni ruolo in mediana, nel 4-3-3 o anche come seconda punta o esterno offensivo, in entrambe le fasce. Smentita intanto la pista Kastanos. Praticamente sfumato Azzi, che ha scelto Cagliari. In uscita anche Lancini, per lui c’è il forte interessamento del Cesena. Occhio poi al possibile arrivo di Orihuela dal City. Su tutto resta il monito di Eugenio Corini, intenzionato innanzitutto a sfoltire la rosa prima di procedere con nuovi innesti.

Complicata la situazione del Messina, che arranca solitaria in fondo alla classifica e tenta di non essere definitivamente staccata da Fidelis Andria e Viterbese. Nel 2023 è arrivata la prima vittoria di misura sulla Virtus Francavilla. Fortunato il ritorno in panchina di Ezio Raciti che si ritiene: “legato alla città e a questa maglia. Gli ho riservato sempre un occhio di riguardo. Il Messina è una squadra giovane, con qualità, ma ha bisogno di qualcosa. Il direttore sportivo Logiudice ha già in mano una lista di nominativi. Il presidente ha preso l’impegno di potenziarla dove è necessario. Credo nella salvezza e mi hanno colpito la voglia e la determinazione dei ragazzi. Non dobbiamo guardare a quello che è stato fatto, ma fare più punti possibile”. Fondamentale quindi il calciomercato di gennaio per i giallorossi che dopo il portiere Fumagalli, adesso puntano al 32enne centrocampista tedesco Oliver Kragl: oltre 400 gare da professionista e una settantina di gol all’attivo. Per lui presenze a Benevento e Foggia. Nel complesso Logiudice dovrà operare in quasi tutti i reparti con l’esigenza, soprattutto, di trovare qualità nel settore over: due difensori, un laterale mancino e due o tre attaccanti. Nevralgico sembra il cambiamento nel reparto offensivo, considerando la poca confidenza con il gol evidenziata da Balde, Curiale e Grillo. A rischio anche Ngombo, poco convincente nelle prime uscite, sebbene occorrerebbe più tempo per coglierne il reale valore.

Il finale di stagione delle siciliane appare completamente diverso fin da ora. Il Palermo dovrebbe mantenere la categoria e nel migliore dei casi provare un colpaccio ai playoff che appare improbabile. Per il Messina, invece, non c’è altra soluzione che iniziare a correre.