Il Palermo torna con i piedi per terra, rosanero sconfitti a Genoa 2-0

di Pietro Minardi

Il Palermo si ferma, battuto dal Genoa in trasferta con il punteggio di 2-0. Una sconfitta meritata sul piano del gioco, con i padroni di casa leader del campo nella prima mezzora. Supremazia rappresentata dal gol di Gudmundsson al 25′, abile a tagliare in due la difesa del Palermo e a trovare il secondo palo con un chirurgico interno destro. Nella ripresa Soleri ha sui suoi piedi la chance del pari, ma viene fermato da uno strepitoso intervento di Martines. La frittata si completa nel recupero, con l’errore di Marconi che apre le porte al 2-0 di Jagiello. I rosanero rimangono così fermi a quota 34 in graduatoria, con il secondo posto, ricoperto proprio dal Genoa, che si allontana a nove punti.

GENOA AVANTI, PALERMO IN DIFFICOLTA’

Classico 3-5-2 per Eugenio Corini che, rispetto alla sfida vinta contro la Reggina, cambia un solo elemento, inserendo Verre dal primo minuto al posto di Segre. La partita si avvia in maniera molto tattico. Intorno al quarto d’ora, i padroni di casa iniziano a prendere campo. La prima palla gol del match è di marca rossoblu. Al 17′ Gudmundsson, mattatore del primo tempo,, serve Sabelli sulla sinistra. Il terzino la mette in mezzo, ma sulla linea Sala anticipa Aramu e salva il risultato spazzando via il pallone.

Il gol è nell’aria e arriva al venticinquesimo. Gudmundsson scambia con Aramu sulla trequarti. Il giocatore con la maglia numero 11 arriva al limite dell’area e calcia d’interno destro. Il suo tiro bacia il secondo palo e si insacca in rete. Il Genoa è avanti 1-0. A Marassi è un monologo dei padroni di casa. Alla mezzora è Coda ad avere la palla per il raddoppio. Il suo destro viene murato da Nedelcearu in angolo.

Il Palermo inizia, a questo punto, a salire di giri. Nei pressi del 35′, Verre penetra in area, vincendo un paio di contrasti, ma non riesce a trovare la conclusione vincente. Qualche minuto dopo è il turno di Nedelcearu di testa, ma la palla sorvola la traversa. I rosanero provano a togliersi la tensione di dosso, distendendosi soprattutto sull’asse Sala-Di Mariano. Si va al risposto sull’1-0 in favore del Genoa.

IL GENOA LA CHIUDE NEL FINALE

Il secondo tempo si apre con una sorpresa. Fuori Damiani, apparso sottotono, dentro Gomes. Brivido in avvio per la difesa rosanero. Il Palermo perde un pallone sanguinoso in fase d’impostazione. Coda vince un contrasto, con la palla che finisce sui piedi del solito Gudmundsson. Il giocatore genoano scaglia la palla in rete, ma dal VAR viene segnalato un fuorigioco di pochi centimetri.

A metà secondo tempo, Corini prova a sparigliare le carte. Fuori Di Mariano e Saric, dentro Broh e Tutino. Non cambia molto e il tecnico prova a cambiare modulo. Fuori Valente e Verre, dentro Segre e Soleri. Al 76′ l’attaccante ex Padova si fa subito vedere, con un bell’inserimento in area piccola. Bravo Martines a stendere la gamba e a respingere. Sull’altro fronte però, il Genoa torna immediatamente pericoloso. E’ sempre il solito Gudmundsson, vera spina nel fianco dei rosanero, a far tremare letteralmente la porta di Pigliacelli. Il calciatore genoano si smarca bene al limite dell’area e calcia con un destro a giro chirurgico che supera Pigliacelli ma si stampa sulla traversa.

Il Palermo si blocca, complice la stanchezza di alcuni suoi elementi chiave. Poi arriva l’errore che mette in ghiaccio la partita. Al 95′, Marconi perde un pallone sanguinoso sulla trequarti in fase d’uscita. Palla recuperata da Puskas che serve al bacio il subentrato Jagiello. Il numero 24 si presenta da solo davanti a Pigliacelli, calciando di piatto sinistro e realizzando il 2-0 che chiude la partita.