Strade Bianche (1.UWT): Thomas Pidcock fa il fenomeno e vince a Siena

di Giuseppe Ortale

Edizione 2023 delle Strade Bianche (1.UWT) vinta da un fantastico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) capace di attaccare a 50 km dall’arrivo e di tenere duro nel finale; per il ragazzo classe 1999 di Leeds si tratta della quarta vittoria in carriera. In seconda posizione, a 20″, si piazza Valentin Madouas (Groupama – FDJ) mentre completa il podio Tiesj Benoot (Jumbo – Visma).

Forfait alla partenza del campione del mondo under 23 il kazako Yevgeniy Fedorov (Astana Qazaqstana Team) mentre dopo appena quattro chilometri dal via arriva lo scatto del norvegese Erik Sven Bystrøm (Intermarché – Circus – Wanty) seguito dallo spagnolo Ivàn Romeo Abad (Movistar Team) e dell’azzurro Alessandro De Marchi (Israel – Premier Tech); nulla da fare per Erik Fetter (EOLO – Kometa) che non riesce a rientrare ad accodarsi ai tre che vanno a formare al testa della corsa.

La corsa scorre con molta tranquillità fino al tratto in sterrato quello di San Martino in Grania momento in cui il gruppo inizia ad alzare il ritmo grazie all’azione di Ide Schelling (BORA – hansgrohe); una caduta coinvolge Madouas e Oscar Rodriguez (INEOS Grenadiers) mentre una foratura frena, momentaneamente, Davide Formolo (UAE Team Emirates) che riesce a rientrare in gruppo.

Su uno dei tratti più lunghi e difficili, quello di Monte Sante Marie, ad attaccare è Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) seguito da Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) e Pidcock; su un tratto in contropendenza il ciclista britannico si libera della compagnia di Bettiol e Bagioli, da li a poco ripresi dal gruppo, e supera a doppia velocità Romeo che nel frattempo non tiene le ruote di De Marchi e Bystrøm.

Nulla da fare per Peter Sagan (TotalEnergies) che si stacca appena la strada inizia a salire; da li a poco anche Julian Alaphilippe si vede costretto a farsi sfilare perché le gambe non sono quelle dei giorni migliori. Pidcock ai meno 40 dall’arrivo riprende la testa della corsa mentre dal gruppo si muove Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) che rompe gli indugi e cerca di seguire l’azione del capitano della INEOS.

Brutta caduta in discesa per Magnus Sheffield e Bettiol con l’azzurro che ha a peggio mentre dal gruppo attaccano Andrea Kron (Lotto Dstny), Pello Bilbao (Bahrain – Victorious) e Romain Grégoire (Groupama – FDJ) ai quali si accodano Quinn Simmons (Trek – Segafredo), Rui CostaTiesj BenootAttila Valter (Jumbo – Visma), Matej Mohoric, Madouas,  e il nostro Formolo sempre molto sveglio in queste situazioni di corsa. Più staccato il gruppetto di Van der Poel e del campione italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla) che non rientrerà più sulla testa della corsa.

Sul tratto di Monteaperti, poco più di 800 metri di sterrato, Pidcock stacca uno stremato De Marchi che non abbozza neanche una reazione mentre nel gruppetto degli immediati inseguitori si muove Benoot marcato a uomo da Rui Costa e Madouas; i tre vengono ripresi su Colle Pinzuto da Simmons, Mohoric e Valter con quest’ultimo che mette in mostra una buonissima gamba.

A sette chilometri dall’arrivo gli inseguitori iniziano a guardarsi e in questa importante porzione di gara il britannico riprende un vantaggio di quasi 30″ all’imbocco dello strappo di via Santa Caterina che gli permette di trionfare sull’arrivo di Piazza del Campo; il primo degli italiani è Formolo che chiude la prova in nona posizione.