Tirreno – Adriatico, Tappa 6: Roglic padrone della corsa vince anche ad Osimo

di Giuseppe Ortale

Dopo TortoretoSassotetto Primoz Roglic (Jumbo – Visma) vince anche oggi ad Osimo, sede d’arrivo della sesta tappa della Tirreno – Adriatico (2.UWT), mettendo a segno una splendida tripletta al suo rientro alle gare dopo l’operazione alla spalla sinistra; battuti in volata Tao Geoghegan Hart (INOES Grenadiers) e la Maglia Bianca Joao Almeida (UAE Team Emirates) mentre giù dal podio di giornata Enric Mas (Movistar Team) e un super combattivo Mikel Landa (Bahrain – Victorious).

Tappa dura quella di muri marchigiani già ad inizio frazione con un gruppetto di undici unità che si porta in testa alla corsa composto da Gianni Vermeersch (Alpecin – Deceuninck), Nikias Arndt (Bahrain – Victorious), Davide Bais (EOLO – Kometa), Mike Teunissen Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Casper Pedersen (Soudal – Quick Step), Clément Russo (Team Arkéa Samsic), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Valentin Ferron (TotalEnergies) e Quinn Simmons (Trek – Segafredo).

Sul GPM di Santa Maria del Monte è il transalpino Ferron a transitare per primo mentre a Macerata, dove è posto il traguardo volante, è il tedesco Arndt che ha la meglio in volata su Teunissen; successivamente è Bais a passare per primo sulla linea del traguardo di Osimo dove è posto il secondo gran premio della montagna della giornata. Il ragazzo della EOLO va a 20 punti in classifica a pari merito con Roglic.

Grande selezione già durante il primo giro del circuito di Osimo con il vantaggio della testa della corsa che diminuisce inesorabilmente ma è nel giro successivo che la gara esplode grazie all’azione di Wout van Aert che spezza il gruppo e chiude definitivamente sulla fuga di giornata; a perdere contatto tra gli altri Mathieu Van der Poel mentre dopo un primo momento di appannaggio non si stacca Julian Alaphilippe che successivamente sta sulle ruote del leader della classifica generale.

A 28 km dall’arrivo si muove Guillaume Martin (Cofidis) seguito da Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe), Alex Aranburu Carlos Verona che in pochi chilometri riescono a mettere tra loro e il gruppo circa 28″ comandato da un grandissimo Tiesj Benoot che esaurisce al sua azione fino ai meno 14 km dall’arrivo. Lungo lo strappo di Abbadia il gruppo che si era riportato in scia ai contro attaccanti abbassa decisamente il ritmo perdendo nuovamente terreno.

INEOS che si porta in testa al gruppo riducendo sensibilmente il gap proprio in vista del Muro di Costa del Borgo; ripresi Vlasov e compagnia si muove Landa che fa grandissima selezione portandosi dietro Roglic, Almeida, Mas, Hugh Carty (EF Education – EasyPost), Giulio Ciccone, Geoghegan Hart e quel volpone di Michael Woods che a circa 2000 metri dal traguardo attacca in contropiede ma Almeida non molla riporta il gruppetto dei migliori sul canadese.

Ultimo chilometro con diverse schermaglie ma nessuno può nulla contro Roglic che si aggiudica ad Osimo la terza vittoria di tappa consecutiva in questa edizione della Corsa dei Due Mari; un risultato storico quello di Primoz che eguaglia Moreno ArgentinOscar Freire gli unici due capaci, fino ad oggi, a vincere tre tappe consecutive nella stessa edizione.

In classifica generale Roglic si avvia verso la vittoria finale, la seconda della sua carriera dopo quella dell’edizione 2019, con Almeida e Geoghegan Hart che chiudono rispettivamente in seconda e terza posizione; il primo degli azzurri è Ciccone che piazza un buon quinto posto.