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Palermo – Modena vista da… Giuseppe Misiano

La 30^ del campionato di Serie B, metterà di fronte al Barbera, venerdì 17 marzo alle ore 20:30, Palermo e Modena. Il campionato volge al termine e le ultime 9 partite consentono ormai di tracciare un volto quasi definitivo delle contendenti. Del Palermo abbiamo ormai imparato a conoscere pregi e difetti e abbiamo osservato il percorso, all’inizio tormentato, che ha portato all’attuale identità della squadra: una compagine unita, che ha lavorato per ritagliarsi un ruolo in campionato, alla ricerca di un gioco e di un modulo, cercando di tenere a distanza la zona calda, facendo scoprire qualche volto nuovo e interessante sotto il profilo della prospettiva, e consolidando qualche certezza che già si conosceva. Gli obiettivi societari sono stati (quasi) raggiunti, pur con qualche patema. Con tali premesse, l’incontro di venerdì apre ad un ultimo step, quello di provare cioè ad entrare nel roster dei Play-off: il Palermo è lì ai margini da qualche settimana e non riesce a dare troppa continuità al suo cammino. Ma quella zona fà gola un pò a tutto l’ambiente.

Non ci si arriva però nelle migliori condizioni: oltre agli infortunati di lungo corso (Elia e Stulac), i rosanero dovranno fare a meno anche di Marconi, Bettella, Sala, Orihuela e Brunori. Quest’ultima, in particolare è un’assenza pesante. Nel corso della stagione non è sembrato che ci siano state delle alternative particolarmente efficaci in avanti (con la sola eccezione di Soleri e Di Mariano, nelle ultime settimane), posto che né Tutino né Vido sono riusciti fin qui ad incidere. Peccato, perché il capitano dopo una mini crisi di astinenza era riuscito a timbrare (con un super gol peraltro) a Cittadella, dove il Palermo ha subìto l’ennesima rimonta: ecco il leit-motiv che ha un pò condizionato il cammino della squadra. L’incapacità di interpretare tutte le fasi della partita allo stesso modo, palesando qualche caduta di intensità e di attenzione. Sono aspetti su cui si potrà lavorare meglio anche la prossima stagione, quando si inizierà da subito con lo stesso allenatore e con lo stesso gruppo, dando continuità al lavoro svolto in questo “rientro” in B dopo il fallimento della vecchia società.

Ma intanto incombe la contesa contro i gialloblù emiliani, dove Corini, (anch’egli squalificato, in panchina siederà Lanna) in sede di presentazione della partita ha affermato che “contro il Modena giocheremo per assicurarci la B e aprirci nuove prospettive”. Come dire: abbiamo quasi raggiunto il nostro obiettivo ma vogliamo anche “sognare”. Graves, prenderà il posto di Bettella (e Marconi) in difesa. Confermato Aurelio nell’out di sinistra. Centrocampo confermato (rispetto a Cittadella), con Gomes, Verre e Saric; in attacco, giocoforza, Tutino e Soleri, mentre nell’out di destra ballottaggio tra Valente e Di Mariano, il quale, nel nuovo ruolo di esterno destro è sembrato finalmente essere più efficace rispetto alla prima parte della stagione in cui si era sacrificato a coprire il centro sinistra e l’out alto di sinistra in avanti con fortune più alterne e con più propensione al sacrificio.

Vedremo se il Modena accetterà il ruolo di sparring partner dei rosanero o se oserà puntare all’intera posta. I canarini sono stati anche loro piuttosto incostanti e la vittoria col Pisa ha scacciato la crisi che aveva visto soccombere la squadra per tre volte consecutive nell’ultimo mese. Anche Tesser, navigato trainer degli emiliani, dovrà fare la conta degli arruolabili: Battistella, Ferrarini, Ionita, Cittadini, Diaw e Poli non saranno della partita e sono assenze pesanti. Si prevede pertanto un atteggiamento un pò più chiuso con Falcinelli che arretrerà sulla trequarti, lasciando il solo Strizzolo in avanti. Schieramento, dunque, ad “albero di Natale” con tre mediani e a quattro in difesa, con l’inossidabile capitano Pergreffi, sugli scudi, davanti all’ottimo Gagno.

Si tratta di un organico comunque temibile che Corini non dovrà sottovalutare: la partita è piuttosto aperta, sebbene il Palermo abbia qualche chance in più grazie anche alla spinta dei tifosi che si preannunciano molto numerosi, quasi ad insidiare il record di presenze (quasi 24.000) registrato col Genoa.

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Giuseppe Misiano