Un genio, talento cristallino, una vittoria di pura classe!!! Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceunick) vince l’edizione 114 della Milano – Sanremo (1.UWT) arrivando da solo in via Roma; decisivo l’attacco sul Poggio dove fa la differenza vicino allo scollinamento. Volata per il secondo posto vinta da uno straordinario Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che si piazza davanti a Wout van Aert (Jumbo – Visma) che si prende il gradino più basso del podio con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che si deve accontentare della quarta piazza.
Dopo la partenza da Abbiategrasso Pogacar è coinvolto in una caduta, nessuna conseguenza per lui, nel tratto di trasferimento; dopo il via ufficiale protagonista la Tudor Pro Cycling Team che tenta di piazzare un suo uomo nella fuga. Dopo quasi 15 km si forma l’azione di giornata composta da Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan Team), Mirco Maestri e Samuele Rivi (EOLO – Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato (GreenProject – Bardiani CSF – Faizanè), Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling Team), Alexandre Balmer e Jan Maas (Team Jayco AlUla) e Aloïs Charrin.
Gruppo che mantiene a distanza di sicurezza, 3 minuti circa, la testa della corsa anche sul Passo del Turchino con gli attaccanti che non riescono a far lievitare il proprio vantaggio; a 150 km dall’arrivo caduta in gruppo che coinvolge Julian Alaphilippe e Yves Lampaert (Soudal – Quick Step), Jonathan Milan (Bahrain – Victorious), Harrison Wood (Cofidis) e Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck).
Vantaggio che inizia a calare con i fuggitivi che su Capo Mele perdono la compagnia di Charrin che si sfila; poco più di un minuto ai piedi di Capo Cervo con il plotone tirato dalla Trek – Segafredo, Alpecin, EF Education – EasyPost e BORA – hansgrohe. Si transita da Diano Marina ad alta velocità per portare i propri capitani all’imbocco di Capo Berta.
Nulla da fare per l’etiope Abreha che si stacca sul terzo “Capo” e poco dopo “semaforo rosso” per Riabushenko sotto il forcing di Tonelli; in gruppo Mark Cavendish rimbalza e si stacca sul Berta. Bruttissima caduta a 33 km dall’arrivo che coinvolge Pavel Bittner e Matthew Dinham (Team DSM) e Cesare Benedetti; fortunatamente nessuno dei tre riporta conseguenze gravi. Poco più avanti arrivano per terra Michal Kwiatkowski (INEOS Greandiers) e Jan Tratnik che comunque si rialzano subito e rientrano in gruppo.
Testa della corsa che conclude la sua avventura ai piedi della Cipressa con la selezione che arriva “da dietro” con gli UAE che si mettono compatti davanti ad aumentare il ritmo che nel finale della salita fa staccare Arnaud De Lie (Lotto – Dstny). Cipressa affrontata in 9’52”. Sul tratto pianeggiante che anticipa l’ultima difficoltà di giornata fuoriesce dal gruppo il campione di Germania Nils Politt ma la sua azione viene stoppata immediatamente dal plotone.
Bahrain a fare l’andatura sul Poggio (5’40” il tempo di scalata) ma a 2500 metri dallo scollinamento partono Tim Wellens e Pogacar che allungano notevolmente fono a quando arriva il nuovo allungo dello sloveno che si porta dietro Ganna, Van der Poel e van Aert; poco prima della curva a sinistra che porta allo scollinamento riparte Van der Poel che fa il buco. L’orange affronta la discesa in sicurezza e si immette in via Aurelia con gli inseguitori che lo rivedranno solo all’arrivo.
Per Mathieu si tratta della 41esima vittoria in carriera e grande festa in casa Alpecin grazie alla quinta posizione di Søren Kragh Andersen davanti ai connazionali Magnus Cort Nielsen, Mads Pedersen, con Matej Mohoric ottavo davanti ad Anthony Turgis (TotalEnergies) che conferma il buon feeling con la prima Classica Monumento della stagione.