Andrea Bruno: “Felice di aver fatto parte del primo raduno collegiale Under 23. Marino Amadori ha messo su un bel gruppo”

di Giuseppe Ortale

Il giovane catenese Andrea Bruno è stato impegnato in questi giorni al ritiro collegiale organizzato dalla Federazione Italiana Ciclismo che si è tenuto a Giovinazzo (BA); raduno che ha interessato ragazzi della categoria Under 23 sotto la supervisione del Commissario Tecnico Marino Amadori.

Insieme ad Andrea, che quest’anno indossa la maglia del Team Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo, Amadori ha convocato Andrea D’Amato e Giacomo Villa (Biesse – Carrera), Giosuè Epis (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD). “Giovani interessanti – le parole del CT – nei quali ho intravisto del potenziale e proprio per questo il raduno collegiale servirà per conoscere meglio i ragazzi e capire, eventualmente, quando posso puntare su di loro”.

“Mi sono aggregato alla selezione lunedì – le parole di Bruno – direttamente da Bergamo; eravamo sei i ragazzi convocati dal CT per il primo raduno in assoluto della stagione per la nazionale Under 23. Le idee di Marino Amadori sono chiare: il CT vuole creare un bel gruppo e successivamente valutare insieme le gare che presenta il calendario internazionale; ci siamo allenati insieme in questi giorni ma ognuno di noi ha seguito il programma stilato dalla propria squadra e devo dire che abbiamo creato un bel gruppo”.

Importante la stagione 2023 per Andrea che si affaccia nella seconda stagione nella categoria Under “con il primo anno che è servito ad adattarsi alla nuova categoria. Punto molto nella nuova stagione anche perché reputo il secondo anno Under fondamentale senza trascinarsi troppo nella categoria. I team ormai cercano solo atleti giovani e con un buon passato nelle categorie juniores e allievi. Il mio obiettivo è quello di attirare le attenzioni di qualche Team Development o di passare tra i Pro”.

Il catanese non si nasconde e insieme al suo nuovo team ha deciso di puntare alle manifestazioni internazionali che si adattano alle sue caratteristiche “senza dimenticare il Giro d’Italia e il Giro della Valle d’Aosta”. Ambientamento con il Team Hopplà che non ha trovato particolari difficoltà per un ragazzo che ormai è abituato a lunghi periodi lontano da casa e ad allenamenti molto intensi; “mi sono trovato subito molto bene con i compagni e con tutto lo staff che mi fa sentire molto la sua presenza per quanto riguarda gli allenamenti e l’alimentazione”.