Il Catania vince ancora, tredicesimo successo di fila

di Alessia Lo Monaco

Un Massimino d’altri tempi che regala spettacolo. Catania – Lamezia a guardare gli spalti, sembra una partita di categorie superiori. Dalla curva sud alla nord, tra coreografie, cori e bandiere sventolate, a predominare è il rossazzurro durante l’ingresso in campo delle due squadre. Sono stati in quasi 18 mila i tifosi che hanno reso una domenica di inizio aprile da grandi palcoscenici. E il Catania anche questa volta, con la promozione in Serie C già in cassaforte, non smette di regalare spettacolo. Rossazzurri ancora imbattuti in casa (15 vittorie su 15) che portano a casa il 13esimo successo di fila battendo il Lamezia Terme grazie alle reti di Chiarella e Russotto. Probabilmente ci si aspettava di più dai calabresi che non hanno mai impensierito realmente Bethers mentre il Catania, dopo il rigore sbagliato da Lodi ha trovato subito l’occasione per ribadire il vantaggio.

Catania ssd

La partita

Al 7’ Sarao si procura un calcio di rigore dopo essere stato atterrato in area dall’estremo difensore Mataloni. Dal dischetto però Lodi non replica il tiro dagli undici metri che era valso la vittoria contro il Cittanova. La sua conclusione è troppo leziosa, un cucchiaio mancato che finisce facilmente tra le braccia del portiere. Al 19’ però il risultato cambia. Lodi dalla bandierina trova in area Chiarella che gonfia la rete per il gol del vantaggio. Risultato giusto che concretizza le diverse occasioni create dagli etnei. Il Massimino è una bolgia, il Lamezia è intimorito e a parte qualche debole occasione non crea grossi grattacapi alla difesa rossazzurra. Catania padrone del campo che dopo un minuto di recupero rientra negli spogliatoi.

Nella ripresa la storia non cambia. Al 10’ Ferraro inizia le sostituzioni: finisce la partita di Francesco Lodi che lascia il campo tra gli applausi al posto di Palermo. Dentro anche Russotto per De Luca e Jefferson per Sarao. Il Catania amministra la partita con i nuovi innesti che si fanno vedere dalle parti di Mataloni ma che non centrano la porta. Dentro anche Buffa per Chiarella e poi spazio a Privitera per Baldassar. La partita però scivola verso il 90’ senza particolari acuti fino all’ultimo minuto dei 5 di recupero quando Russotto è glaciale e spiazza Mataloni mettendo la parola fine alla gara.