Paris – Roubaix (1.UWT): Van der Poel in solitaria al velodromo André Pétrieux
di Giuseppe OrtaleCiclismo09 Aprile 2023 - 18:38
Vittoria in solitaria per Mathieu Van der Poel che si aggiudica l’edizione 2023 della Paris – Roubaix (1.UWT) arrivando in solitaria all’interno del Velodromo André Pétrieux; giornata da incorniciare per l’Alpecin – Elegant che si prende il secondo posto con un monumentale Jasper Philipsen che in volata non lascia scampo a Wout van Aert (Jumbo – Visma) che nel finale viene fermato da una foratura proprio nel momento in cui aveva sferrato l’attacco sul Carrefour de l’Arbre. Seconda vittoria della stagione, la 42esima in carriera, per il neerlandese che dopo la Sanremo fa sua l’Inferno del Nord.
Dopo lo start ci voglio 85 km prima che la fuga prende vita con Sjoerd Bax (UAE Team Emirates), Derek Gee (Israel – Premier Tech), Juri Hollmann (Movistar Team) e Jonas Koch (BORA – hansgrohe) che finalmente hanno il via libera del gruppo. Diverse le cadute ma la più importante è quella che coinvolge Peter Sagan (TotalEnergies), alla sua ultima Roubaix, che costringe il tre volte campione del mondo al ritiro e al trasferimento in ospedale di Cambrai per accertamenti.
Il gruppo tiene a portata la fuga che entra nella Foresta di Arenberg ma è proprio qui che van Aert e Christophe Laporte decidono di muoversi spezzando letteralmente il plotone; a seguire i due Jumbo ci sono i tre Alpecin Van der Poel, Philipsen, Gianni Vermeersch, il redivivo e campione dell’edizione 2015 John Degenkolb (Team DSM), Stefan Küng (Groupama – FDJ), Madis Mihkels e Laurenz Rex (Intermarché – Circus – Wanty), Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), Maximilian Walscheid (Cofidis) con Mads Pedersen (Trek – Segafredo) che rientra successivamente fuoriuscendo dal gruppo principale. Nulla da fare per Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step) e il campione uscente Dylan Van Baarle che restano attardati per via di una caduta.
Situazione che a 96 km sembra ormai definita con il gruppo van Aert – Van der Poel che in poco tempo riprende la fuga e si invola lungo i tratti in pavé più difficili della corsa con la defezione di Laporte che fora e sui stacca dalla testa della corsa. Diversi gli attacchi portati da Walscheid e Küng ma a Mons en Pévèle si muove in prima persona Van der Poel con van Aert che si incolla alla sua ruota e riporta il gruppetto compatto.
Sul Carrefour de l’Arbre Philipsen prepara l’attacco del suo capitano che entra in collisione con lo sfortunatissimo Degenkolb che finisce per terra; da li a poco attacca van Aert che viene ripreso dal solo Van der Poel che va al contrattacco, e complice la foratura del belga, si invola solitario sull’arrivo dove vince la sua prima Roubaix, la più veloce di sempre ad una media oraria di 46.841 km/h con Ganna che chiude in sesta posizione.