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Tour of the Alpe: vittoria di tappa di Carr. La generale a Geoghegan Hart

Geoghegan Hart ha vinto il Tour of the Alps 2023 grazie alle due vittorie nelle tappe iniziali e poi ad una gestione oculata nelle successive tre. Nel podio finale è salito un altro britannico Hugh Carthy (EF Education EasyPost) con 22″ di ritardo, terzo è Jack Haig (Bahrain Victorious) a 28″. Quarto posto per Jefferson Cepeda (EF Education EasyPost) a 36″, quinto Lorenzo Fortunato (EOLO Kometa) a 38″.

 

Geoghegan Hart vince anche quella a punti, Sergio Samitier (Movistar) si aggiudica la classifica degli scalatori e Max Poole (Team DSM) quella dei giovani. Cavalese-Brunico, l’ultimo atto di un Tour of the Alps che ha esaltato il lavoro della Ineos Grenadiers in un chiaro messaggio anche e soprattutto in vista del Giro d’Italia. 144,5 km che hanno visto la vittoria di Carr. La fuga di giornata era composta da Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), Simon Carr, Georg Steinhauser (EF), Juri Hollmann (Movistar), Matteo Fabbro, Florian Lipowitz (BORA), Geoffrey Bouchard, Nicolas Prodhomme, Valentin Paret-Peintre, Andrea Vendrame (AG2R), Luis Leon Sanchez, Antonio Nibali (Astana), Omer Goldstein (Israel), Luca Covili (GreenProject Bardiani), Ådne Holter, Johannes Kulset, Magnus Brynsrud (Uno-X), Damien Howson, Gianluca Brambilla (Q36.5), Txomin Juaristi, Enekoitz Azparren (Euskaltel Euskadi), Jose Felix Parra (Equipo Kern Pharma) e Moran Vermeulen (Austria). Carr sorprendeva tutti sulla salita di Riomolino. Nessuno l’ha inseguito per cui l’uomo della EF ad ogni pedalata aumentava il distacco ad avvantaggiarsi metro dopo metro sui compagni di fuga. La squadra di Geoghegan Hart attuata una tattica difensiva controllando la gara mettendo tutti i suoi uomini davanti al gruppo inseguitore.Per Carr dopo il Gpm la gara si trasformava innuna cavalcata vincente. A 53″ la sua prima vittoria stagionale. Al secondo posto Steinhauser a 53″ che superava Fabbro. Poi a 55″ Lipowitz quarto. A 1′ e 21″ quinto, tagliava il traguardo Kulset. Il gruppo di Geoghegan Hart era regolato da Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) con 4′ e 28″ di ritardo.

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Published by
Roberta Sucato