Il più giovane della storia a mettere a segno due Liegi – Bastogne – Liegi (1.UWT) consecutive!!! Remco Evenepoel (Soudal Quick – Step) vince in solitaria la Doyenne onorando alla grande la maglia da campione del mondo messa in mostra con uno splendido completo in bianco.
Dopo circa 6 km dal via fuoriescono dal gruppo Fredrik Dversnes (Uno – X Pro Cycling Team), Johan Meens (Bingoal WB), Jason Osborne (Alpecin – Deceuninck), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Lars van den Berg (Groupama – FDJ), Ruben Apers (Team Flanders – Baloise), Alexandre Balmer (Team Jayco – AlUla), Héctor Carretero (Equipo Kern Pharma), Mathis Le Berre (Team Arkéa – Samsic) e Paul Ourselin (TotalEnergies).
Il gruppo in un primo momento accenna ad una reazione ma ben presto si rialza con la testa del gruppo che rapidamente accumula un vantaggio superiore ai 4 minuti. Dopo 86 km dal via colpo di scena con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), coinvolto in una caduta, costretto al ritiro. Per il campione sloveno frattura multipla allo scafoide della mano sinistra che già in giornata si sottoporrà ad intervento chirurgico all’ospedale di Genk.
Il gruppo piano piano inizia a recuperare terreno grazie all’azione della Soudal che vuole la gara dura; altro colpo di scena è quello che vede protagonista, suo malgrado, il francese David Gaudu che non tiene il ritmo e si lascia sfilare.
A 84 km dall’arrivo, sulla Côte de Wanne, si muove Jan Tratnik (Jumbo – Visma) mentre in gruppo ad alzare bandiera bianca sono Michal Kwiatkowski (INEOS Grenadiers) e Mikel Landa (Bahrain – Victorious), fresco di terzo posto a La Fléche Wallonne.
Il ciclista sloveno viene ripreso da Magnus Sheffield e in un primo momento anche Valentin Madouas che tuttavia non riesce a tenere il passo e si rialza dopo qualche km. Sulla Côte du Stockeu Tratnik accelera stacca Sheffield e piano piano va a riprendere e staccare i primi fuggitivi che nel frattempo si sono sfilati dalla testa della corsa.
Sulla Côte de la Haute Léeve in testa cambia la situazione con 5 atleti al comando, Osborne, Ourselin, Velasco, Zimmermann e van den Berg, con Tratnik che si avvicina sempre di più; in gruppo si staccano Jesús Herrada (Cofidis), Alexey Lutsenko e Benoît Cosnefroy.
La rincorsa del ciclista sloveno si concretizza sul Col di Rosier e con lui tiene il passo un fantastico Velasco mentre in gruppo dopo una bella trenata si esaurisce il lavoro di Julian Alaphilippe che da grande campione si è messo a disposizione di Evenepoel. Con questa situazione il gruppo si avvicina a grandissima velocità verso la Côte de La Redoute grazie al lavoro degli INEOS.
1600 metri al 9,6% e lavoro impressionante di Ilan Van Wilder che riduce il gruppo, che ha chiuso definitivamente su Tratnik e Velasco, che conta 10 unità; quasi allo scollinamento il campione del mondo scatta e si porta dietro Thomas Pidcock che prima non collabora e poi perde le ruote del belga nel tratto in pianura che precede la Côte de Forges.
Sulla Roche aux Faucons il vantaggio di Remco è superiore al minuto e venti mentre da dietro si danna l’anima uno splendido Ben Healy (EF Education – EasyPost) che si porta dietro Santiago Buitrago e Pidcock che rientra su i due proprio in cima dell’ultima Côte di giornata.
Ultimi km per il fenomeno belga che sono una vera propria passerella; concludono il podio di giornata Pidcock e Buitrago che lasciano il quarto posto a Healy.