E’ stata presentata ufficialmente la medaglia della “Supermaratona dell’Etna”, manifestazione di corsa su strada (ultima parte off road) in programma il 10 giugno con start a Marina di Cottone e arrivo sulla cima del più alto vulcano attivo d’Europa, l’Etna. Una competizione dura e particolare, che si sviluppa in salita per 43 km. Nessun falsopiano per prendere fiato o tratto pianeggiante o in discesa, lo sguardo dei partecipanti sarà rivolto esclusivamente al cielo, finché la cima imbiancata dell’Etna si farà sempre più vicina e il manto stradale cederà il passo al sentiero sterrato, che conduce a quota 3000.

La fase finale della precedente edizione

Un traguardo sudatissimo e sognato, che sarà celebrato con una speciale medaglia in pietra lavica e legno, sulla quale è inciso il percorso. Il disegno è stato creato partendo da una foto aerea, con partenza e arrivo in asse. Sulla stessa immagine sono state disegnate poi delle bande, che seguono i profili dell’Etna e del litorale jonico-etneo, rappresentando idealmente i 3000 metri di dislivello positivo. La strada in finta prospettiva, infine, tocca i punti principali della scalata.

Un oggetto di elevato valore simbolico, pensato nei minimi dettagli, che racconta il territorio. Una medaglia ecosostenibile in legno sarà messa al collo anche ai finishers della “SuperRound Trip”, la corsa di 14,5 chilometri che ripercorre l’ultimo tratto della Supermaratona, pensata per permettere agli atleti di affrontare il sentiero che porta fino all’Osservatorio Etneo, per scendere velocemente verso l’arrivo attraverso i canaloni di sabbia vulcanica.

Tutti coloro che si iscriveranno entro il 10 maggio avranno, inoltre, la possibilità di personalizzare il pettorale con il proprio nome, così che il pubblico presente nei centri storici dei paesi pedemontani, che si attraverseranno di corsa (Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo e Linguaglossa), potrà fare un tifo “mirato”.

Per informazioni e iscrizioni: www.etnatrail.it