Un grande presidente a Trapani per calcio e basket

di Antonio Ingrassia

L’imprenditore romano Valerio Antonini, nuovo patron dell’Fc Trapani 1905dopo aver sbandierato ai quattro venti programmi e intenzioni con interviste rilasciate a destra e a manca si è presentato alla stampa trapanese. Con quasi tutti i presenti si dava del tu e le sue idee erano conosciute dalla stragrande maggioranza dei presenti. Forse avrà fatto un’altra conferenza? L’imprenditore di cui si parla già da un bel pò in città, lavora da tempo nel mondo del commercio globale di materie prime agricole. Ha una esperienza ventennale e collabora con il gruppo Casillo. Si è specializzato nel Commodities Trading. Nel 2020 ha fondato Quanton Commodities Ltd. Valerio Antonini ha indicato che ha scelto Trapani soprattutto per motivi sentimentali. Tutto è possibile anche questa motivazione ma non sembra bello sentirgli dire che nel mondo del calcio non ha avuto mai esperienze dirette. Basta indicare nel 2003 la sua presenza in qualità di procuratore di Zichai Song  per l’acquisto della Palmese. Song, manager cinese venuto dalle campagne della Manciuria, voleva portare i suoi capitali in Italia per investire nel calcio. E colui il quale lo introdusse in questo mondo fu proprio l’imprenditore italiano. Le cronache riportano che tutto non andò bene con stipendi non pagati ai calciatori tanto che la coppia fu costretta a vendere, senza mai farsi vedere in città. Poi l’incontro con Diego Armando Maradona per fare affari tramite l’immagine del campione. Sempre secondo le cronache, il povero Maradona non ricevette mai la cifra pattuita per l’accordo. Infine il tentativo di rilevare la Sambenedettese oberata di debiti. A parte problemi giudiziari della società, furono i tifosi a non volere a nessun costo Antonini (indicano sempre le cronache). Un motivo ci sarà stato (è umano chiederselo). Massimo rispetto per il buon Valerio ma, senza voler polemizzare, ne abbiamo visto gente venuta a Trapani con grandi intenti. Anche lo stesso Marco La Rosa si presentò con programmi interessanti parlando anche di serie B (in questo caso Antonini ha portato da 2 a 6 anni la promessa di questo salto di categoria). Poi il neo massimo dirigente ha indicato d’aver parlato con i tifosi e di aver fatto loro delle promesse. Perché non farlo sapere anche in conferenza stampa ?  Quali sono i segreti ? Inoltre il nuovo patron ha spiegato la sua idea di portare la capienza dello stadio Provinciale a 25mila posti, creandovi ristoranti o negozi allo stesso modo di altre realtà. Che ben vengano. Ottima idea. Però probabilmente Antonini forse ha dimenticato che la città è Trapani con una presenza media di 3000 spettatori quando va bene. Inoltre ha dichiarato che il nuovo direttore generale sarà Claudio Anellucci, elemento abbastanza noto nel calcio come procuratore sportivo di grossi nomi e collaboratore nel Pisa di un certo Petroni. Non siamo d’accordo sul suo progetto di perdere tempo a nominare un direttore sportivo perché è proprio un diesse in qualsiasi caso a gestire determinate situazioni, a meno che Anellucci non abbia doppia veste. Nemmeno è sembrata valida la presa di posizione del neo patron nei confronti di chi ha vietato  la trasferta dei tifosi catanesi a Trapani, spiegando che “si potevano trovare altri percorsi invece di farli passare da Viale Regione Siciliana a Palermo per evitare possibili problemi legati alla rivalità con i tifosi rosanero”. Chissà quali erano questi altri percorsi, senza considerare che coloro i quali hanno intenzione di far danni non trovano ostacoli in qualsiasi posto. Infine, bisogna comprendere che le parole sono parole, i fatti un’altra cosa, gli show da campagna elettorale americana altri ancora. Un presidente che si inalbera per una banale domanda, nello specifico legata alle difficoltà di vincere i play off, non si era mai notato a Trapani. Un presidente deve abituarsi a qualsiasi tipo di domanda perché i giornalisti, sia quelli buoni che cattivi, hanno tutto il diritto di chiedere, perché questo è il loro lavoro e nemmeno meritano di essere quasi bastonati verbalmente il giorno dopo in gran segreto. Allora forse è il caso di chiudere la bottega dell’informazione o farsi dettare prima le domande da porre. Nulla toglie che questo imprenditore approdato a Trapani sia un grande presidente (nessuno ha mai detto il contrario) ma lo dovranno dimostrare i fatti. E’ l’augurio di una intera provincia che il Trapani e la Pallacanestro Trapani facciano grandi cose. Nessuno è contro chi ha grandi progetti ma è necessario avere pazienza. Di conseguenza bisogna attendere con la massima serenità. Se son rose fioriranno. Auguri Presidente.