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Il Palermo pareggia con il Brescia e saluta i playoff, finisce 2-2 fra i fischi del Barbera

Un primo tempo da favola, un finale che più amaro non si può: rosa come il dolce, nero come l’amaro. Il motto su cui è stato fondato il Palermo riassume perfettamente la prestazione dei siciliani messa in campo questa sera, usciti sotto i fischi inclementi dei tifosi del Renzo Barbera, in seguito al 2-2 conseguito sul campo contro il Brescia, nel match valevole per l’ultima giornata del campionato di Serie B. Una partita che sancisce l’uscita definitiva dalla pool play-off dei rosanero, condannati dai risultati degli altri campi.

Alle reti di Brunori e Tutino, hanno risposto Rodriguez ed Aye nella ripresa. Un match a due facce quello condotto dagli uomini di Corini, usciti fra gli applausi degli oltre 30.000 spettatori accorsi questa sera al Renzo Barbera, nonostante la pioggia che si è abbattuta in questo atipico maggio sul capoluogo siciliano. Consensi che si sono trasformati in dissensi. Sorrisi che si sono tramutati in sonorissimi fischi al termine dell’incontro. Attimi nei quali il tecnico rosanero è direttamente rientrato negli spogliatoi, lasciando alla squadra il compito di salutare i tifosi per questa stagione.

PRIMO TEMPO DA FAVOLA PER I ROSANERO

Eppure, la partita si era messa immediatamente bene per i rosanero. Al 4′ Tutino effettua un tracciante basso in diagonale per  Brunori. Il numero 9 stoppa in area, salta il diretto avversario e calcia nel sette: è 1-0 Palermo. Il Brescia si vede in avanti soltanto al 22′, con la conclusione di Aye che si spegne alta sopra la traversa.

Il Palermo controlla, anzi raddoppia al minuto 40. Ripartenza veloce avviata da Gomes sulla mediana. A raccogliere il suggerimento sulla trequarti è Brunori. L’italobrasiliano avanza e mette in mezzo per Tutino che coglie in controtempo l’estremo difensore avversario e fà il 2-0. Tre minuti dopo il Brescia rischia di capitolare ancora. E’ ancora Brunori a tagliare la difesa avversaria, mettendo un cross in mezzo che trova la risposta così così di Andrenacci. Sul posto c’è però Cistana che rimedia all’errore e spazza l’area.

UNO DUE MICIDIALE DEL BRESCIA

Ma l’inizio ripresa è da brividi per i rosanero. Su un lancio dalla trequarti, Karacic si fa trovare bene in area e mette il pallone in mezzo per Aye. L’attaccante bresciano batte Pigliacelli. A spegnere la gioia degli ospiti è però il VAR, che segnala un fuorigioco millimetrico dello stesso Karacic durante l’azione. Il gol però è nell’aria ed arriva sei minuti dopo. Buco clamoroso della difesa rosanero, che lascia Nedelcearu in una ripartenza uno contro due. Bjorkengren serve sulla profondità Rodriguez che è più veloce di Pigliacelli e lo batte in uscita: il Brescia accorcia le distanze.

Il Palermo non entra in partita e gli ospiti pareggiano i conti. Huard si libera sulla trequarti di sinistra e mette un cross in mezzo al bacio per l’inserimento di Aye. L’attaccante bresciano colpisce bene di testa e batte ancora Pigliacelli: 2-2 Brescia. Rosanero spariti dalla partita. Gli ospiti continuano a colpire sul settore di sinistra. Al 64′ è ancora Huard a mettere un tracciante che trova Bisoli solo in area. Il giocatore ospite però schiaccia troppo il tiro e la sfera si spegne fuori. A metà secondo tempo Corini capisce che qualcosa non va ed effettua un doppio cambio: fuori Buttaro e Tutino, dentro Valente e Soleri.

IL PALERMO NON SI RIPRENDE PIU’

La manovra rosanero rimane ingolfata. Al 73′ si rivede in campo Saric, che ha sostituito uno spento Segre. Al 79′ l’allenatore rosanero si gioca le ultime carte. Fuori Gomes e Verre, visibilmente stanchi e spariti dalla partita nella ripresa, dentro Broh e Vido. Il Palermo si rivede in avanti, però, soltanto al 96′, con Mateju che colpisce di testa e spedisce alto sulla traversa. Finisce 2-2, fra i fischi che piovono impietosi su Corini e sulla formazione rosanero. Niente play-off per il Palermo, beffato dal gol della Reggina contro l’Ascoli. Il simbolo di una stagione fatta di tanti rimpianti e di poche prove di maturità.

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Published by
Pietro Minardi