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Basket: nuovo arrivo in casa Ragusa, tesserata Ilaria Milazzo

Ilaria Milazzo è una nuova giocatrice della Virtus Eirene Ragusa. La società biancoverde continua il turnover del roster in vista della prossima stagione, nella quale Lino Lardo continua ad essere alla guida tecnica della squadra. Il club ibleo ha acquisito le prestazioni sportive della playmaker di Canicatti. Milazzo, 29 anni, torna in Sicilia dopo una decina d’anni, periodo nel quale ha militato in passato con la maglia di Priolo.

La cestista siciliana viene da un’ultima stagione vissuta da protagonista con la maglia di San Martino Lupari, dove ha messo a segno 14 punti di media a partita, tirando col 48% da due, il 36% da tre e il 90% dalla lunetta, raccogliendo inoltre 4,5 rimbalzi di media e dispensando 4 assist. Numeri che testimoniano una crescita atletica e tattica per la giocatrice siciliana, fortificata dall’esperienza all’estero in terra polacca con la maglia del Lublin. Per lei, che nel frattempo si è laureata anche in Management delle Attività Motorie e Sportive, esperienze anche con le maglie dell‘Iren Fixi Torino e dell’Umbertide.

MILAZZO: “FELICE DI TORNARE IN SICILIA”

Un matrimonio rinviato per troppo tempo ma che oggi trova finalmente concretezza, per la felicità della stessa Ilaria Milazzo. “Sono immensamente felice di ritornare nella mia Sicilia cui sono legata tantissimo – dice la nuova giocatrice biancoverde – Rappresentare la città di Ragusa è come rappresentare la Sicilia per me, ciò che ho sempre sognato. Sono quindi grata alla società Passalacqua e al coach Lardo per la fiducia in me riposta di essere parte di un progetto solido e ambizioso. Indossare la maglia di Ragusa è per me un privilegio. Sarà un onore e fonte di responsabilità. La Virtus Eirene rappresenta una delle poche eccellenze sportive femminili in tutta la Sicilia e nel Meridione, una realtà che ha saputo raggiungere e mantenere il vertice negli anni, e sappiamo tutti quanto sia oneroso e difficile per chi vive al Sud fare sport ad alti livelli. Non vedo l’ora di cominciare”.

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Published by
Pietro Minardi