La diciassettesima tappa del Giro d’Italia la Pergine Valsugana-Caorle sarà una passeggiata di 195km, un piattone in leggera discesa che tocca due regioni, Trentino Alto Adige e Veneto e in esse quattro province Trento, Vicenza, Treviso, Venezia. Nessuna asperità, priva di GPM, questa frazione è il paradiso dei velocisti, fughe permettendo. I ciclisti percorreranno la Valsugana per poi attraversare la pianura vicentina e quella trevigiana su strade rettilinee. A Lido di Jesolo, dove inizia il tratto finale, lungo il litorale già i treni dei velocisti saranno a tutta per evitare fughe. E i pronostici non possono che favorire Jonathan Milan, il velocista della Bahrain-Victorious che ha vinto a San Salvo la seconda tappa di questo Giro e racimolato tre secondi posti a Salerno (quinta tappa vittoria di Groves), a Napoli (sesta tappa, vittoria di Pedersen) e a Tortona (undicesima tappa, vittoria di Ackermann). Per gli uomini di classifica si tratta un momento di respiro in vista delle due successive tappe con arrivi a Val di Zoldo e Tre Cime di Lavaredo dove ci sarà battaglia per il “trofeo senza fine”.