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Sport che cambia,le novità per Lavoratori e Società spiegate a Palermo

Abbiamo chiesto un incontro urgente con il ministro dello Sport, per avere risposte su una serie di punti della Riforma in merito ai quali nutriamo forti dubbi e in mattinata è arrivata la conferma che l’incontro ci sarà”. E’ la notizia di giornata, diffusa in mattinata, nel corso dell’incontro sulla “Gestione del lavoro sportivo” che si è svolto presso la sede di Confcommercio Palermo. Si tratta del secondo dei tre appuntamenti promossi dall’Ente Bilaterale Nazionale dello sport EBISport, con la partecipazione della Confederazione dello Sport-Confcommercio Imprese per l’Italia e di SLC-Cgil, Uilcom-UIL e Fisascat-CISL, allo scopo di illustrare le principali novità riguardanti la Riforma dello Sport, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e il ruolo svolto dall’Ente bilaterale in favore dei lavoratori e delle imprese del settore.Dopo i saluti del presidente e del vice presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio e Fabio Gioia, è stata l’assessore allo Sport del Comune di Palermo, Sabrina Figuccia, a fare gli onori di casa. “Siamo alle prese con una riforma epocale, che coinvolge grandi professionalità e grandi competenze – ha detto Figuccia – lo sport non ha a che vedere soltanto con l’attività fisica, ma anche con la salute e la socialità, è trasversale ed intergenerazionale, e dunque merita grande sostegno e grande supporto istituzionale. Affinché la riforma possa fornire le giuste risposte ai lavoratori dello sport e alle società sportive – ha concluso l’assessore – è fondamentale che sia calata in maniera appropriata nei territori, armonizzando la normativa nazionale con le specificità locali”.

Il presidente nazionale di EBISport, Luca Stevanato, ha ricordato che “l’Ente bilaterale agisce nell’ambito del Contratto collettivo nazionale, che riguarda i lavoratori, i loro diritti e i loro doveri. E’ un mondo estremamente difficile da gestire come un unico soggetto – ha proseguito Stevanato – vi operano soggetti spesso molto diversi tra lavoro e imprese che sono spesso micro realtà”. Tutti aspetti di cui si è tenuto adeguatamente conto al momento della stesura del testo. “Quando nel 2015 sottoscrivemmo il Contratto collettivo, prendemmo atto di queste peculiarità – ha evidenziato il presidente di EBISport – e furono individuati percorsi che avevano come denominatore comune la scelta di andare incontro alla flessibilità oggettiva di chi opera nel mondo dello sport”. E proprio questo, secondo Stevanato, “è uno degli aspetti più delicati affrontati dalla riforma”. Infine il presidente dell’Ente bilaterale ha tenuto a sottolineare che “ci sono diverse questioni ancora aperte, dalle pensioni alla formazione al welfare contrattuale e il tavolo della bilateralità deve essere considerato il tavolo di tutti, dove potersi confrontare su questi ed altri temi, allo scopo di individuare le soluzioni”.

Roberto Corirossi, coordinatore nazionale Uilcom, ha dato la notizia dell’incontro che avrà luogo tra le parti coinvolte e il ministro dello Sport. “Abbiamo diversi dubbi su questa riforma – ha chiarito Corirossi – che riguarda un settore non sempre gestito in modo rispettoso dei diritti dei lavoratori e nel quale riteniamo debbano essere introdotte regole certe e che vengano rispettate”. Il coordinatore Uilcom ha aggiunto che “nel contratto del 2015 prevedemmo la massima flessibilità possibile per andare incontro alle organizzazioni e alle società, ma anche per tutelare i lavoratori. Oggi però c’è un nuovo quadro normativo, per cui il nuovo contratto non potrà che prenderne atto e partire da un allargamento della base dei lavoratori con diritti, in particolare sul versante dei contributi pensionistici, rispetto al quale al momento non ci sono certezze”. Celestino Bottoni, presidente dell’Associazione Nazionale Consulenti Tributari, ha posto l’aspetto su questioni di natura tecnica, riguardanti le principali novità normative, “che in buona parte sono al centro di diversi correttivi – ha rimarcato Bottoni – di sicuro le certezze del diritto arriveranno piano piano, gradualmente”.

Valter Vieri, consigliere nazionale di EBISport, si è soffermato invece sul ruolo svolto dall’Ente bilaterale, “che recepisce suggerimenti e richieste delle parti sindacali e di quelle datoriali, sulle opportune modifiche ai contratti, svolgendo un ruolo di cuscinetto rispetto agli obiettivi della sostenibilità economica e della tutela dei diritti dei lavoratori”. Tra le funzioni assegnate all’Ente bilaterale, nato nel 2017 e formato da Confederazione dello Sport di Confcommercio e sindacati, “la raccolta dei dati sull’applicazione del contratto, ma anche la formulazione di proposte per il contratto stesso e la vigilanza sulla sua applicazione soprattutto in riferimento agli apprendisti”. In conclusione Vieri ha ricordato che “sono oggi oltre 40.000 i lavoratori contrattualizzati in ambito sportivo e oltre 7.000 le imprese che applicano il contratto”.

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Redazione