Giro di Svizzera, terza tappa, Evenepoel non graffia: vince Skjelmose

di Roberta Sucato

Nella terza tappa del Giro di Svizzera con arrivo in salita, vince il danese Mattias Skjelmose uomo della Trek-Segafredo che ha ottenuto oggi il successo più importante della carriera. Dopo la partenza, a Tafers, il Col des Mosses è stato il primo grande ostacolo della giornata poi la salita finale a Villars-sur-Ollon.

Quattro corridori all’attacco nella prima parte di gara: Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling), Lilian Calmejane (Intermarché – Circus – Wanty), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team) e Paul Ourselin (TotalEnergies). Per loro non c’è stato scampo riprendendoli ai piedi dell’ultima salita nella quale Remco Evenepoel ha forzato il ritmo con uno scatto dei suoi. Questa volta il campione del mondo non è riuscito a staccare tutti gli avversari. Tra quelli rimasti accanto al belga, Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo) e Felix Gall (AG2R Citroen). È proprio quest’ultimo a

2,5 chilometri dall’arrivo a provare l’attacco ma ha fatto i conti senza l’oste e così Skjelmose all’ultimo chilometro aggancia e stacca Gall trionfando a braccia alzate. Terza posto per Juan Ayuso (UAE Team Emirates), poi uno spento Evenepoel a regolare un drappello di inseguitori.Con la vittoria, il 22enne danese strappa anche la maglia d’oro di leader della classifica generale a Stefan Küng, che ha perso oltre tre minuti.

 

“Vincere una tappa del Tour de Suisse e poi una tappa di montagna – ha detto Skjelmose a fine gara,- è una grande vittoria. All’inizio non ero sicuro di come sarebbe finita la tappa e di come avrebbero reagito le mie gambe quando Remco Evenepoel e Felix Gall avrebbero alzato il ritmo. Ma entrambi erano apparentemente al limite ed è per questo che ho colto l’occasione”. La vittoria del danese non è casuale. L’anno scorso ha vinto il Giro del Lussemburgo e questa primavera ha concluso diverse classiche tra i primi 10, tra cui la Freccia Vallone (2°), l’Amstel Gold Race (8°) e la Liegi-Bastogne-Liegi (9°).

Domani altra tappa di montagna con la  MONTHEY – LEUKERBAD di 153 km

La tappa si apre con un giro di partenza di 24 chilometri. La topografia dei primi 80 chilometri è appena degna di nota perché è completamente pianeggiante. Tuttavia, non sarà affatto un giorno di riposo. Ci sarà una prima selezione durante la salita a Crans-Montana. La salita finale verso il traguardo di Leukerbad non ha pietà. Nella salita via Erschmatt e Albinen, molti metri di dislivello attendono i corridori.