Un Pello Bilbao strepitoso sul traguardo di Issoire, nella decina tappa, trova la prima vittoria in assoluto al Tour de France e contemporaneamente sale al quinto posto in classifica generale. Un vittoria speciale con dedica a Gino Mäder. Il tutto in una giornata, irrazionale con tante fughe (spesso discutibili) e molto combattuta dal primo all’ultimo metro. L’uomo della Bahrain Victorious ha superato sul traguardo Georg Zimmermann e Ben O’Connor. Classifica generale dunque che cambia solo per Bilbao con il danese Jonas Vingegaard in giallo che è andato in fuga insieme a Tadej Pogacar nella prima parte della tappa.
La corsa.
Dopo pochi chilometri un gruppo di 22 corridori si è formato dopo il col de la Moréno con dentro Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ne facevano parte, insieme a Simon Yates (Jayco-AlUla) e Romain Bardet (DSM-Firmenich). Dopo qualche chilometro regalato ai telespettatori e alle agenzie fi stampa i big rientrano. Davanti restano in 13 corridori sono rimasti in testa ma il gruppo ha reagito. Al col de Guéry (cat. 3, km 27.3) Wout Poels (Bahrain Victorious) è passato per primo davanti a Krists Neilands (Israel-Premier Tech) con Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step) e Matej Mohoric (Bahrain Victorious) .
Al 40 km si forma un gruppo ben assortito con Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step), Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty), Nick Schultz (Israel-Premier Tech), Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Warren Barguil (Arkea-Samsic ), Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) . Ben O’Connor (AG2R-Citroën), Harold Tejada (Astana), Alaphilippe (Soudal-Quick Step), Neilands (Israel-Premier Tech), Antonio Pedrero (Movistar), Anthony Perez (Cofidis), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers).
Neilands parte come una freccia, esce dal gruppo che guida la corsa e va da solo a 53 km dalla fine. Nel gruppo della maglia gialla Alpecin-Deceuninck e Jayco-AlUla si alternano a tirare il plotone e lo svantaggio scende da 3 a 2 minuti. Lo spettacolo aumenta con Van Aert e Van der Poel che vanno via dal gruppo in discesa ai -46 km ma la Ineos li va a riprendere dopo qualche chilometro. Il lettone Neilands ma viene ripreso ai – 3 km dall’arrivo da un gruppetto con O’Connor, Zimmerman, Pedrero, Chaves e Bilbao. Il basco allo sprint brucia Zimmerman , O’Connor, Neilands e Pedrero che avrà 3″ di ritardo. A 27″ Skjelmose e Kwiatkowski, a 30″ Barguil a 33′ Alaphilippe.
PELLO BILBAO: “PER ME È UN MOMENTO SPECIALE”
“Abbiamo iniziato la tappa completamente concentrati – ha detto all’arrivo Bilbao – Ieri nella giornata di riposo abbiamo visionato i primi 40km e li abbiamo mentalizzati. Ci aspettavamo una gara dura dopo un giorno di riposo. In un momento particolare della fuga c’erano cinque Bahrein tra i primi 20. Matej, Fred, Mikel, Jack e stavamo tutti attaccando, andando a tutto gas. Quando ho visto che gli uomini della Jumbo-Visma stavano lasciando andare un gruppo ho capito che era il momento giusto per fare il mio attacco. Neilands ha fatto un attacco impressionante: era il più forte, ma ha preso troppo vento contrario. Abbiamo collaborato bene nell’inseguimento. Negli ultimi 3 km, sapevo di essere l’uomo più veloce con sangue freddo ho lasciato fare a Zimmermann il suo attacco… e sono scattato senza pensare a niente. Sono andato con tutto quello che avevo, con tutta l’energia che avevo, ricordando il motivo per cui stavo correndo, per Gino. È stata una vittoria speciale. È stato difficile prepararsi e venire con un energia positiva nel Tour. Volevo correre le prime due tappe per la vittoria ma non è stato possibile, quindi ho aspettato il mio momento. Questa è la mia prima vittoria al Tour, dopo 13 anni da professionista. È un momento così speciale per me”.