Pogacar letteralmente vola ma Vingegaard lo travolge. È questa la descrizione iconica di una crono, clamorosa e dall’esito inaspettato. Se qui quindici tappa e le relative montagna avevano prodotto un topolino pari a 10″, oggi in soli 22,8 km da Passy a Combloux, si è prodotto un distacco superiore di tredici volte.
Jonas Vingegaard con una prova sovraumana batte Tadej Pogacar ma soprattutto scava un solco di 1’38” rispetto allo sloveno. Tour al danese? È presto per dirlo. In questo pazzo e bel Tour ci si può aspettare di tutto. Intanto è la prima vittoria di tappa di Jumbo-Visma quest’anno. Il danese rafforza la leadership che porta a +1’48” sullo sloveno. Grande prova Van Aert e di Adam Yates terzo nella generale.
La corsa
Michael Morkov per le statistiche è stato il primo corridore a lasciare la rampa di partenza. Ma è stato il campione francese di crono Rémi Cavagna (Soudal-Quick Step) a fermare il cronometro a 35’42” alla media di 37,647km/h. Si sapeva che quel suo primo posto sarebbe stato demolito era solo questione di…tempo. E così sapendo del suo destino è rimasto sul seduto per due ore e dodici minuti. Ed è il campione nazionale belga per l’ITT Wout van Aert a superarlo di 35 secondi, raggiungendo una velocità media di 37,912 km/h. Ma lo Van Aert sapeva che il suo trono era trabalante . C’erano ancora i figli del vento ai box.
Nel duello per la maglia gialla, Vingegaard ha mostrato la sua superiorità fin dall’inizio, correndo i primi 7 km, di 16” più veloce di Pogacar. Sembrava correre più rischi nelle curve in discesa. In fondo alla discesa, dove Pogacar ha preso una nuova bici, il danese ha portato il suo vantaggio a 31”. In cima alla salita, sempre in bici da crono, ha raddoppiato il vantaggio portandolo fino a 1’05” finendo poi con un + 1’38”. Pogacar ha fatto segnare il secondo miglior tempo della giornata con Van Aert a completare il podio di tappa e Pello Bilbao a conquistare un stratosferico quarto posto. Nella classifica generale Adam Yates è riuscito a superare Carlos Rodriguez e si prende il terzo posto mentre Felix Gall è rientrato nella top 10 a spese di Guillaume Martin.