Kragl-Messina, è addio: ufficiale la rescissione. Sciotto: “Sono dispiaciuto”

di Alessandro Calleri

Era stato tra gli uomini decisivi per la rimonta che ha portato alla salvezza in Serie C. Tre reti, quattro assist e un contributo in termini di qualità, carica ed esperienza inestimabile. Oliver Kragl dice addio al Messina. Lo ha ufficialmente comunicato l’Acr, rendendo noto “di avere rescisso, su espressa richiesta del calciatore, il contratto con Oliver Kragl. Nonostante sia stato proposto il prolungamento senza alcuna riduzione del contratto, in scadenza a giugno 2024, il calciatore ha chiesto ed ottenuto, a malincuore da parte della società, l’interruzione del rapporto”. 

“Sono veramente dispiaciuto – afferma il presidente Pietro Sciottoper la decisione di Kragl, che era uno dei calciatori della vecchia guardia sui quali intendevamo puntare, ma se il calciatore per motivi strettamente personali ha chiesto di andare via non potevamo trattenerlo, perché non potevamo tenere in rosa un calciatore che non risponde agli stimoli richiesti dal nostro allenatore Giacomo Modica. Provvederemo subito a rimpiazzarlo con un elemento di uguale valore se non addirittura superiore. Ho dato mandato al Ds Roma per sondare subito il mercato e portare a Messina un elemento in grado di onorare una maglia gloriosa. Ringraziamo Kragl per quanto fatto a Messina e gli auguriamo le migliori fortune”.

Kragl era sbarcato in riva allo Stretto nello scorso mercato di gennaio, insieme alla moglie Alessia Macari ed alla figlia, conquistando tutti per le sue prestazioni in campo e per la grande simpatia fuori. La sfida del ritorno dei playout al “Franco Scoglio” contro la Gelbison, valsa la salvezza, resterà l’ultima con i colori giallorossi. Il congedo del centrocampista nativo di Wolfsburg che spiega: “Motivi di carattere personale mi hanno spinto a prendere questa sofferta decisione. Mi spiace per i tifosi che mi hanno voluto bene. A Messina sono stato benissimo, ringrazio la tifoseria per l’affetto e la società con la quale non ho avuto mai alcun problema. Ringrazio il presidente Sciotto che ha accolto la mia richiesta anche se voleva che restassi”.

Il presidente Pietro Sciotto nel ritiro del Messina (foto Acr Messina)

La squadra prosegue intanto a lavorare sodo nel ritiro di San Giovanni in Fiore, effettuando anche allenamenti di “zemaniana memoria”, su e giù per i gradoni, come richiesto dal tecnico Giacomo Modica, non a caso allievo del maestro boemo. Tra i suoi fedelissimi c’è il difensore Damiano Lia, tornato a Messina dopo il torneo di D 2017/18 e alle dipendenze di Modica anche a Cava dei Tirreni e Vibo: <<Non ci ho pensato su due volte quando ho ricevuto la chiamata del mister. Il Messina – dice Lia – l’ho sempre seguito anche quando sono andato via e ho visto che negli ultimi anni hanno avuto parecchie difficoltà ma ne sono usciti alla grande. Siamo un gruppo nuovo, i riconfermati della scorsa stagione sono tutti dei bravissimi ragazzi. Ci stiamo conoscendo, abbiamo tre settimane per prepararci al meglio e fare un campionato ben diverso rispetto agli anni passati>>.

Dopo l’ingaggio in prestito dal Bari del centrocampista Francesco Scafetta (2002), 65 presenze e 9 gol in D tra Vastese e Vibonese, si attendono i prossimi movimenti di mercato per impinguare la rosa. Vicina l’ala destra Carlo Cavallo (2002), originario di Mugnano di Napoli, con all’attivo una fugace esperienza nelle giovanili della Juventus, reduce da un positivo biennio nel Real Agro Aversa. Il difensore Lorenzo Tropea (2004), cresciuto nel vivaio del Catania, dalla Primavera dell’Empoli è l’altro nome caldo.

Manca l’ufficialità, inoltre, per il centrocampista messinese Francesco Giunta. Radiomercato dà ancora il Messina sulle tracce di Mamadou Tounkara, attaccante che ha appena risolto il contratto con l’Avellino, nonostante le iniziali perplessità manifestate dalla punta senegalese. Per il reparto offensivo, sempre dalla squadra irpina, potrebbe arrivare Vincenzo Plescia (1998), ex Primavera del Palermo, che nella scorsa stagione è stato in prestito prima alla Carrarese e poi al Piacenza (17 presenze e due gol).