Nicola Valente carica i suoi in vista della sfida con l’Ascoli. Intervenuto ai microfoni della società, il giocatore che veste la maglia numero 30 ha rassicurato i tifosi e il tecnico Eugenio Corini sulle sue condizioni fisiche. “Adesso sto meglio – sottolinea -. Fortunatamente abbiamo avuto la sosta che ci ha dato la possibilità di rifiatare un attimo. Ho avuto un sovraccarico muscolare. Siamo riusciti a gestirlo al meglio. Spero di essere al più presto a disposizione della squadra e del mister“.
Poi una parentesi sul gruppo. Un insieme di giocatori che, secondo Valente, può lottare per traguardi importanti. “Come detto dal mister e dal direttore, nella nostra squadra ci sono solo titolari. Le squadre che cercano di fare un campionato di vertice devono avere questa mentalità. Ogni giocatore deve essere disponibile e sentirsi titolare. Noi delle zoccolo duro abbiamo dato una mano ai nuovi arrivati. Ma comunque questi ragazzi non hanno bisogni di ambientarsi grazie a noi, vista la caratura caratteriale. Siamo felici di averli con noi perchè alzano il livello della squdra”.
Valente poi fà un focus sul momento della stagione rosanero. “Sette punti in tre gare sono un bottino importante. Ma non dobbiamo adagiarci su questi risultati. Anzi gli stessi ci permettono di lavorare meglio, con uno spirito migliore. E questo ci consente di proseguire nel migliore dei modi”. Un successo al quale hanno contribuito in maniera decisiva i supporters rosanero. “I tifosi rosanero si sono sempre dimostrati speciali. Dal primo anno che son qui hanno mostrato un affetto incredibile nei confronti della squadra. Lo hanno fatto nei momenti difficili, ma anche in quelli belli. Siamo contenti di averli al nostro fianco, in casa e in trasferta”.
Il giocatore rosanero è uno di quelli della vecchia guardia. Rimasto fra il vecchio e il nuovo corso, Valente non manca di ringraziare la proprietà per la fiducia. “Far parte del City Group è un orgoglio. Sei in una delle organizzazioni calcistiche più importanti. Sentiamo la loro vicinanza. Sono presenti. Dobbiamo farla come esperienza personale di vita, perchè non è roba di tutti i giorni”. Una permanenza lunga e che gli ha permesso di mettere radici in città. “Io e la mia famiglia ci sentiamo parte di questa città. Viviamo qui da quattro anni. Stacchiamo quindici giorni in estate. Ma quando c’è da tornare giù, è come se stessimo tornando a casa. Abbiamo anche una figlia palermitana. Speriamo di proseguire il nostro percorso qui come famiglia, perchè qui stiamo bene