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Vuelta’23. 16ª tappa, si scrive Bejes si legge Vingegaard. Kuss resta in Roja

l danese vince la 16ª tappa della Vuelta con una poderosa azione nella salita finale. E, qualora ce ne fosse ancora bisogno, certifica la forza preponderante della squadra neerlandese nella corsa spagnola. Kuss pur con qualche difficoltà resta in maglia Roja.

 

I corridori sono partiti da Liancres Playa con condizioni meteo che non annunciavano una bella giornata ma ciò non ha frenato le azioni offensive di buona parte del gruppo. E così i primi chilometri si corrono ancora una volta a ritmo serrato. Dopo circa dieci chilometri di corsa, dieci corridori riuscono a staccarsi dal gruppo, i francesi Romain Bardet (Team dsm-firmenich), Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Paul Lapeira (AG2R Citroën Team), gli italiani Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), il belga Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), l’australiano Kaden Groves ( Alpecin-Deceuninck), il danese Andreas Kron (Lotto Dstny) e l’inglese Max Poole (Team dsm-firmeninch). Questo gruppo riesce ad avere 30 secondi di vantaggio sul gruppo, ma alcune squadre non rappresentate davanti decidono di non fare andare via la fuga e in particolare la INEOS Grenadiers e dunque si arriva al ricongiungimento. È il turno di una nuova fuga con sei uomini: Kaden Groves e Max Poole già presenti nella precedente e poi Julius van den Berg (EFEducation-EasyPost), Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) e il francese Nicolas Prodhomme ( Team AG2R Citroën). Con solo un minuto di vantaggio a 50 km dal traguardo, i sei fuggitivi hanno poche probabilità di arrivare al traguardo.

A 27 km dalla fine, Kaden Groves viene premiato dei suoi tanti sforzi e vince lo sprint intermedio di Unquera, mettendo a segno punti preziosi in vista della maglia verde, insidiata soprattutto da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Una volta compiuta la sua missione, il miglior velocista di questa Vuelta si rialza subito, lasciando i suoi 5 compagni di fuga soli al comando con meno di un minuto di anticipo. Via via i fuggitivi vengono raggiunti dal gruppo. Gli ultimi sopravvissuti vengono finalmente inghiottiti sotto lo striscione della 10 km, dove inizia la salita finale.

Con i suoi 4,8 km all’8,8% e gli ultimi due chilometri con pendenze superiori al 15% la salita verso Bejes si preannuncia esplosiva. Attila Valter impone un gran ritmo nelle prime rampe. Dopo 1 km non sono rimasti in molti e Jonas Vingegaard ne approfitta per attaccare. Il danese fa guadagna subito qualche metro sui rivali. Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) lo insegue, ma il resto del gruppo maglia rossa non reagisce e concede subito una trentina di secondi.

 

Vingegaard continua con il suo ritmo e il suo vantaggio si avvicina addirittura a un minuto sul gruppo Kuss. A 1 km dalla vetta è stato Primoz Roglic a rispondere alle spalle del compagno di squadra portandosi dietro Enric Mas , Juan Ayuso e Sepp Kuss , in leggera difficoltà. I distacchi sono rimasti sostanzialmente invariati fino al traguardo, con Vingegaard che ha ottenuto il suo secondo successo e ha confermato il suo ottimo stato di forma al termine della Vuelta. Mas , Ayuso e Roglic arrivano insieme a 1’01”, Kuss a 1’05”.

 

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Published by
Valentino Sucato