Marco Inglima nato a Solarino nel 1998 e tesserato con la Palermo Nuoto in questa stagione ha preso parte a tanti appuntamenti, alcuni anche prestigiosi e internazionali, nel panorama del nuoto di fondo mondiale. Cresciuto al Match Ball Siracusa e con un anno di esperienza a Roma con l’Aurelia Nuoto, è tornato in Sicilia e, adesso che è più libero da impegni universitari ci racconta, ha deciso di cimentarsi in queste gare di fondo che l’hanno sempre appassionato.
“Il mare aperto – spiega Inglima – non è mai completamente piatto, è sempre un po’ increspato e il rischio di trovare forti venti contrari non aiuta”. Nella sua ultima esperienza alla Capri-Napoli, vinta da Mario Sanzullo in poco meno di sette ore, Inglima ha chiuso in ottava posizione assoluta ad una decina di minuti dal vincitore: “Sono stato in gruppo per quasi tutta la gara, nell’ultima ora dopo aver perso un po’ di tempo al rifornimento mi sono staccato. È stata una gara lunga e pesante, dove il vento contrario nella prima parte e laterale nella seconda ha reso più pesante la gara. Questo e il mare mosso li ho sofferti”.
Il percorso sulla carta è di 36 km dall’isola di Capri a Napoli, “se tiri dritto per dritto sono 30 km – dice Marco – ma non puoi farlo perché sei costretto ad allargarti e finisci per nuotare circa 33 km”. Una gara di oltre sette ore in cui diventa molto importante l’alimentazione durante la gara, una gara di fondo vera, “oltre i 10 km è un altro sport” confessa Inglima, tra operazioni di partenza e spostamenti dopo l’arrivo gli atleti sono rimasti senza mangiare per quasi 10 ore e “rispetto ad una 5 o 10 km, dove puoi anche spingere sin dall’inizio, in queste gare devi gestirti e stare in scia”.
Una scelta di Marco è stato il ritorno in Sicilia, si allena principalmente a Siracusa ma ogni tanto va a Palermo dove pianifica e prepara la stagione con Angela Cusmano sua allenatrice. La scelta della Palermo Nuoto arriva anche in funzione dell’amicizia che lo lega al presidente Alphonso. Per lui comunque non è facile anche la logistica, spesso oltre alle fatiche delle gare che durano ore si aggiungono anche le fatiche degli spostamenti in aereo o autobus spesso di altrettante ore.
Sui suoi prossimi appuntamenti ci dice che al momento è fermo e riprenderà programmando le tappe future e “nonostante cominci il periodo invernale da noi, valuteremo insieme ad Angela di prender parte a qualche gara nell’emisfero australe dove è estate”.
Era da 53 anni che un napoletano non riusciva a vincere nel mare di casa sua: a rompere l’incantesimo alla 58esima edizione della Capri-Napoli è stato Mario Sanzullo che ha battuto “al tocco”, dopo uno sprint testa a testa un altro italiano Alessio Occhipinti. A completare la festa azzurra, il terzo posto del giovane esordiente Giuseppe Ilario, altro atleta partenopeo, che solo nel finale si è fatto leggermente staccare dai primi due.
Una gara di testa per i tre italiani, che facevano parte prima di un gruppo di otto, con anche Inglima dentro, e poi di sei atleti (c’erano anche l’italiano Ghettini, il brasiliano Evangelista e l’argentino Diaz). Nei chilometri finale Sanzullo, Occhipinti e Ilario hanno staccato il resto della compagnia, arrivando nel percorso obbligato a ridosso del Molosiglio praticamente appaiati. Tra le donne prima l’argentina Mayte Puca seconda la cilena Valdivia, c’erano altre tre donne iscritte che non hanno concluso la prova. Il totale con i 15 uomini era di 20 atleti alla Capri-Napoli 2023.