Al Messina non basta Ortisi contro il Catania in Coppa, Modica “Tante risposte positive”
di Alessandro CalleriCalcio05 Ottobre 2023 - 11:05
Il Messina saluta la Coppa Italia di Lega Pro. Tardiva la reazione dei giallorossi al “Massimino”, dopo l’uno-due del Catania ad inizio ripresa firmato da Bocic e Sarao. La bella punizione di Ortisi, dal limite dell’area, è valsa almeno il 2-1. Undici rivoluzionato da Modica che, nell’ottica di un ampio turn-over, ha scelto nella formazione di partenza (con ben sei under) il debuttante De Matteis tra i pali, Darini e Franco, quest’ultimo rimasto ai box in campionato per via di una lunga squalifica (quattro giornate), dando spazio a tanti elementi che avevano fin qui giocato poco. Prima da titolare per Buffa e Luciani, mentre il jolly Ortisi è stato schierato da esterno destro a centrocampo dopo l’impiego da terzino sinistro contro l’Avellino. Polito (sarà out per squalifica contro il Sorrento) e Tropea hanno agito sulle corsie esterne di difesa.
E dire che dopo aver a lungo sofferto nel primo tempo la pressione costante dei padroni di casa, rischiando specie sulla clamorosa traversa di Deli, il Messina ha sfiorato il vantaggio con Cavallo. Fatale è risultato l’avvio di seconda frazione. Da correggere gli errori difensivi commessi sia in occasione del gol di Bocic, originato da un fraseggio sbagliato, che sul corner del raddoppio di Sarao, troppo libero di colpire a centro area.
Sarà il Catania a sfidare Picerno o Taranto al turno successivo di Coppa Italia, ma Giacomo Modica ha tratto delle indicazioni positive dai suoi: <<Affrontavamo un’ottima squadra, con grandi qualità. Il Catania si presenta da solo, è forte di suo, inoltre Tabbiani è un allenatore molto importante per questa categoria, dategli tempo. Io sono contentissimo, hanno giocato tanti ragazzi che avevano bisogno di minutaggio o che dovevano recuperare dagli infortuni e le risposte sono state positive. Dobbiamo migliorare in alcune situazioni di gioco, sull’attaccare ancora in avanti, spesso siamo andati in maniera individuale, senza fare quel pressing necessario per disturbare loro. Abbiamo sbagliato qualcosa in difesa, ma ci sta>>. <<Franco – ha spiegato ancora Modica in sala stampa – non giocava da cinque mesi e ha retto 65’, abbiamo miscelato tanti ragazzi che hanno avuto poco spazio. Ortisi? Un giocatore che atleticamente ha qualcosa di diverso da tutti. Ha fatto l’intera preparazione, è duttile, ha gamba e passo, ma va aiutato perché risulta talvolta indisciplinato e invece il suo bagaglio tecnico-tattico è immenso, forse lui questo non lo sa>>.
E proprio Domenico Franco non vedeva l’ora dell’esordio stagionale: <<Sono contento di essere tornato, la voglia era tanta e delle volte ho anche esagerato su qualche situazione, ma ne prendo atto e riguarderò la partita per cercare di migliorare più in fretta possibile. Nonostante i sei under in campo la squadra ha fatto una buona partita, potevamo fare gol nel primo tempo, come il Catania. Ci teniamo questa buona prestazione e andiamo avanti. L’inizio di campionato? Da fuori non è stato facile, avrei voluto essere insieme ai compagni. A prescindere da questo ho visto una squadra organizzata che sa cosa fare, possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Quando si ha un’identità è tutto molto più semplice>>.
Per il Messina, che sarà impegnato domenica alle 14 a Sorrento nella settima giornata di campionato, cercando di dare continuità al successo contro l’Avellino, al “Massimino” è stata la prima volta con la divisa, nera, griffata StarCasinò Sport, brand di infotainment sportivo del gruppo Bettson, già partner di numerosi club di Serie A, che ha siglato un accordo di sponsorizzazione biennale con l’Acr, diventandone il main sponsor. <<Sono orgoglioso perché un marchio internazionale ha deciso di puntare sul Messina, segno evidente del rinnovato entusiasmo intorno alla principale squadra di calcio cittadina>> ha commentato il presidente peloritano Pietro Sciotto, ringraziando Mario Bonsignore e il suo staff che cura il marketing per il lavoro svolto nella definizione della trattativa.