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La Virtus Eirene Ragusa incontra le istituzioni iblee, domenica la sfida contro GEAS

Doppia visita istituzionale per la Virtus Eirene Ragusa. La squadra di basket iblea ha incontrato in queste ore le principali autorità cittadine. Capitanate dal presidente Davide Passalacqua, le aquile biancoverdi sono state ricevute prima dal prefetto Giuseppe Ranieri, alla presenza del questore di Ragusa Vincenzo Trombadore e del sindaco Peppe Cassì, per poi recarsi al Palazzo Arcivescovile del capoluogo ibleo per incontrare monsignor Giuseppe La Placa. Nel frattempo, le giocatrici di coach Lino Lardo stanno preparando la sfida valevole per la terza giornata di campionato contro GEAS Sesto San Giovanni, in programma domenica 15 ottobre alle ore 18 presso l’impianto del PalaPadua.

La Virtus Eirene Ragusa incontra le istituzioni

Nel primo incontro, le aquile iblee sono state ricevute presso la Prefettura di Ragusa. Le ragazze hanno visitato i saloni di rappresentanza della sede insieme al prefetto Giuseppe Ranieri, il quale ha illustrato i dipinti del Cambellotti raccontando alle giocatrici le vicende storico-politiche che hanno portato alla nomina di Ragusa come capoluogo siciliano. Incontro terminato con un brindisi di buon auspicio in vista della gara di domenica contro Geas. Incontro nel quale le ragazze di coach Lino Lardo dovranno riscattare la sconfitta di misura riportata contro la Virtus Segafredo Bologna.

Dopo la visita in Prefettura la comitiva biancoverde è stata ricevuta in vescovado dal vescovo della Diocesi di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa. Sia il prefetto che il vescovo, che da giovani hanno praticato proprio la pallacanestro come sport, sono stati curiosi di conoscere una ad una tutte le giocatrici che compongono il roster 2023/2024, di conoscerne i ruoli e le provenienze. Ad entrambi, che hanno formulato i migliori auguri per un campionato in cui la squadra dovrà essere portatrice di valori non soltanto sportivi ma anche etico-sociali, il presidente Passalacqua ha donato le maglie ufficiali del team ibleo con le classiche tinte biancoverdi.

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Pietro Minardi