Un occhio alla riforma dello sport con tutte le novità da illustrare alle società siciliane, un altro al Velodromo Paolo Borsellino che è ancora in fase di ristrutturazione per far ritornare l’attività ciclistica su pista nella sua casa naturale. Il presidente nazionale della Federciclismo Cordiano Dagnoni ha visitato Palermo e si è detto entusiasta del Velodromo non nascondendo le difficoltà di transizione per le società sportive date dalla riforma che porta con sé tante novità anche a livello fiscale.
Dagnoni, giunto in città ieri con il vicepresidente Carmine Acquafresca ed il segretario generale Gavino Marcello Tolu, si è soffermato sull’impianto di via Renato Guttuso allo Zen che nel 1994 ospitò i Mondiali assegnando gli 11 titoli iridati in palio in quell’edizione.
Queste le sue parole: “Non ero ancora venuto a vedere lo stato di avanzamento dei lavori qui al Velodromo di Palermo. Sapete che la mia origine è la pista. Qui inoltre ci sono stati i campionati del mondo del 1994 dove mio padre ha corso dietro i motori. È stata l’ultima edizione delle gare dietro i motori e c’era anche mio fratello”.
Il numero 1 della Federciclismo nazionale ha continuato parlando sempre della struttura dove ha sede il comitato regionale della Federciclismo retto da Diego Guardì: “Mi hanno sempre parlato molto bene di quell’evento ma non avevo mai visto la pista. Ho saputo che i lavori stanno continuando e spero che presto possa tornare in funzione per i nostri atleti non solo per l’attività di vertice ma anche per quelli delle attività di base che hanno bisogno di strutture sicure dove potersi allenare”.
Inevitabile una parentesi sulla riforma dello Sport applicata al mondo del pedale. “È una riforma che sta mettendo a dura prova un po’ tutto lo sport in generale. Come federazione ciclistica stiamo facendo di tutto per dare la massima assistenza alle società di base”.
Ed inoltre: “Il segretario generale con i nostri consulenti sta attivando una sorta di sportello dove le società possano avere la massima assistenza-consulenza per cercare di superare il momento. Quando c’è un cambiamento ci sono le difficoltà per tutti. Questa è una prova impegnativa per il mondo dello sport ma noi come Federciclismo stiamo cercando di dare il massimo supporto alle nostre società”
E poi parole al miele, ancora una volta, per il Velodromo Paolo Borsellino che da troppo tempo attende di tornare ad essere utilizzabile per le gare di ciclismo.
“È fantastico – conclude – basta vedere le tribune e la struttura. Qui in Sicilia c’è tanto bisogno che questo velodromo sia attivo. Tecnicamente devo verificare che ha la fisionomia dei velodromi del Nord. Ha delle curve non particolarmente inclinate che consentono anche alle categorie giovanili di poter approcciare l’attività su pista. Ben venga. Il comitato regionale sta facendo molto bene, i numeri sono in crescita e l’impiantistica è sempre quella che dà il valore aggiunto all’attività che si fa”.