Il Pallone racconta, quando il Brescia conquistò la A alla Favorita nella stagione 1964/65

di Valentino Sucato

Nella penultima giornata della stagione 1964/65 nel campionato di Serie B il Brescia vince con il risultato di 2-1 e vola in serie A. La gara ebbe uno sviluppo  iniziale positivo per il Palermo che passò in vantaggio con una rete su rigore. Poi ci pensarono Veneranda (suo il gol del pareggio) e Santo Maestri che assicurò la vittoria agli ospiti.

Per il Palermo una stagione anonima

Un successo risolutivo dunque delle rondinelle conquistato ai danni dei rosanero che ben poco avevano da chiedere un campionato per loro anonimo chiuso a metà classifica. I lombardi dal loro canto sin dall’inizio del campionato puntavano al salto di categoria costruendo una rosa di assoluto valore con Egidio Salvi,  l’ex rosanero Maestri, Azelio Vicini, Nando Veneranda e Lancini con questi ultimi che qualche anno dopo vestirono la maglia rosa.

Vittoria sudata per il Brescia

Non si pensi che quel Palermo abbia regalato i due punti agli ospiti. Anzi si può parlare di una vittoria sudata per Egidio Salvi e compagni che fino all’ultimo minuto di gioco hanno dovuto difendersi a denti stretti dalle concitate bordate offensive di un Palermo letteralmente scatenato. Davvero eccezionale è stata infatti la carica agonistica della squadra di casa, sospinta dal pubblico della Favorita. Malgrado tutto il Brescia ha saputo difendersi con abilità finendo per assumere le redini del gioco, in particolare nel finale della contesa, quando Maestri, da buon ex, ha saputo piazzare la botta buona e dunque la promozione. Tutti bravi i giocatori bresciani. L’allenatore delle rondinelle Gei, al termine dell’incontro ha avuto parole di elogio per tutti i suoi ragazzi.

La cronaca

Il Brescia aveva schierato in prudente atteggiamento difensivo, con Vicini stopper e Rizzolini libero, aveva subito l’iniziale gol al quarto d’ora dopo la prima vera manovra offensiva palermitana un colpo a freddo che avrebbe potuto stroncare sul nascere le velleità dei biancoazzurri: un gran tiro di Faustinho trovava il portiere ospite Brotto abbagliato dal sole che non poteva fare altro che respingere di pugno, mandando però la sfera sui piedi di Cipollato il quale sparava a rete con violenza. Sulla linea di porta, Vicini, accorrendo riusciva soltanto a deviare il pallone in calcio d’angolo con la mano sinistra. Rigore inevitabile: batteva Tinazzi, lasciando secco Brotto. Il Palermo volava sulle ali dell’entusiasmo e sfiorava il raddoppio più volte. Vano però ogni sforzo, giacché il Brescia riusciva gradatamente a riprendere quota, pervenendo al pareggio a cinque minuti dal riposo, con Veneranda che liberatosi in area sia di Giorgi che di Benedetti, batteva il portiere Ferretti con un potente rasoterra.

Nella ripresa il definitivo vantaggio

Nella ripresa, ancor più chiuso in difesa e con la nuova impostazione tattica dettata da Gei, che prevedeva lo spostamento di Lancini a stopper e la conferma di Rizzolini nel ruolo di libero, il Brescia, riusciva ancora a contenere le folate offensive del Palermo. Al 35′, in una rapida azione condotta in contropiede, i lombardi raggiungevano il definitivo vantaggio con Maestri, il quale su cross di Salvi fruendo di un imperdonabile liscio di Malavasi, batteva Ferretti da pochi passi. Era il goal della vittoria, il goal della promozione, che al termine veniva salutata dal pubblico della Favorita con una sportiva e generosa ovazione di giubilo, mentre i biancoazzurri, stremati, facevano mucchio al centro del campo attorno al loro allenatore Renato Gei.

Il tabellino

PALERMO: Ferretti; De Bellis, Giorgi; Benedetti, Giubertoni, Malavasi; Faustinho, Cipollato, Troia, Tinazzi, Cattaneo.

BRESCIA: Brotto; Fumagalli, Lancini; Rizzolini, Vicini, Bianchi; Veneranda, Favini. Salvi, Maestri, Pagani.

Arbitro: D’Agostini di Roma.

Marcatori: Tinazzi al 16′ su rigore, 40′ Veneranda, all’ 81 Maestri