Buon Compleanno Nibali, quanto ci hai emozionato

di Nunzio Currenti

Quanto manca, Vincenzo Nibali. Manca vederlo all’opera sulle salite. Manca quella sensazione che in qualsiasi momento avrebbe tentato di “azzannare” la vittoria. Come uno squalo, come lo Squalo dello Stretto. Il tempo scorre. Giorno dopo giorno, capitolo dopo capitolo, di una vita che in questo 2023 gli ha regalato Miriam proprio nel giorno del suo amato Lombardia vinto due volte. Oggi Vincenzo spegne 39 candeline, di una vita vissuta sempre in prima linea, da protagonista, tra il rosa e il giallo, dopo aver scoperto 20 anni dopo Giovannetti il colore vivo della maglia roja alla Vuelta.

Le vittorie capolavoro, l’ultima a Mascali

Nibali

Vincenzo Nibali (Il Giro di Sicilia)

Potremmo scrivere pagine, riaprire gli archivi della memoria, le grandi affermazioni ai grandi Giri, le vittorie nelle classiche o ripensare all’ultima gemma di Mascali, al Giro di Sicilia 2021. Era il 1 ottobre di due anni fa. Ricordo quel giorno, la grande attesa. Ho avuto la fortuna di raccontare da giornalista quel momento. L’attacco sulla salita di Scorciavacca, la discesa da Piedimonte, il passaggio da Fiumefreddo, dalla mia Fiumefreddo, e la grande cavalcata all’arrivo con Valverde staccato. Fu una passerella davanti ai genitori sulle strade in cui era cresciuto insieme con il fratello Antonio. Una consacrazione nella sua terra.

E sempre nella sua terra, a Messina, annunciò al mondo l’addio alle corse a fine anno. Era la tappa del Giro d’Italia vinta da Demare. Quel giorno ormai è datato anni luce. Perché Vincenzo quella corsa rosa, conclusa al quarto posto la onorò con tutti i crismi. Perché Vincenzo sino all’ultima pedalata non si è risparmiato, onorando sino alla fine. E sempre sino alla fine non si è mai guardato indietro.

Quell’annuncio gelò il sangue di appassionati, consapevoli con razionalità che il tempo ormai stava per scadere. Abituarsi all’assenza di Vincenzo non era facile e non è facile. E mi chiedo quale sarà il futuro del ciclismo italiano e di quello siciliano nelle corse a tappe, quando smetterà anche Damiano Caruso di correre.

È mancato magari quel lieto fine, come Contador che vinse sull’ultima salita. Ma poco importa. Il quadro della carriera comprende Due Giri d’Italia, la Vuelta, il Tour, la Milano-Sanremo, splendida vittoria nel 2018, due titoli tricolori. Avrebbe potuto conquistare altre vittorie, ma la fortuna e la forza degli avversari non gli hanno permesso di entrare nella leggenda. Basti pensare al Mondiale di Firenze o alle Olimpiadi di Rio, mancate per due rovinose cadute, quando tutto lasciava presagire la possibile vittoria.

Oggi Vincenzo studia per un futuro da direttore sportivo. Il suo percorso alla Q365 sta regalando le prime soddisfazioni, mentre continua a dedicarsi alla mountain bike per continuare a sfidare gli avversari e il tempo. Lui c’è, c’è sempre. Basta chiudere gli occhi e ripensare a quelle vittorie, oltre ogni limite della fantasia, con estro, qualità e genio. Buon compleanno Vincenzo, ci hai fatto sognare.