Equitazione, torna dopo dodici anni a Palermo la Coppa degli Assi

di Redazione

«La Regione riporta a Palermo la “Coppa degli Assi”, il più longevo concorso ippico internazionale d’Italia dopo Piazza di Siena. Un’importante vetrina, assente dalla città da dodici anni, che vedrà pluricampioni di sette Nazioni esibirsi nel Campo ostacoli della Favorita, che adesso può riaprire in totale sicurezza, avendo la Regione rimosso le cause che ne avevano decretato la chiusura, da parte del Comune nel 2011, oltre ad avere finanziato la manifestazione». Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli eventi sportivi che si svolgeranno a Palermo dal 23 al 26 novembre e dal 30 novembre al 3 dicembre, in seguito ad un investimento di quasi un milione di euro, tra risorse per il montepremi e interventi per ristrutturare l’impianto e renderlo totalmente agibile e idoneo a ospitare competizioni equestri mondiali.

Il ritorno nella sede originaria

«Con ferma volontà e convinzione – aggiunge il presidente della Regione – abbiamo voluto riaprire e valorizzare uno dei più antichi impianti esistenti dedicati agli sport equestri e restituire la Coppa alla sua sede originaria. Adesso, dopo avere terminato l’iter per il suo pieno recupero ci impegneremo al rilancio in grande stile, ripromettendoci di riportare la “Favorita” ai lustri di un tempo, quando a cavalcare quel campo erano cavalieri del calibro di D’Inzeo, o degli inglesi Broome e Smith o del brasiliano Pessoa, uno dei più grandi di tutti i tempi».

Tanti i campioni in gara

«Quest’anno – conclude Schifani – ripartiamo dal numero uno del ranking italiano Emanuele Gaudiano, vincitore proprio delle ultime due edizioni che si sono tenute a Palermo, ma anche dall’amazzone Giulia Martinengo Marquet, dal campione dello scorso anno Francesco Correddu, e ancora da Roberto Previtali e Bruno Chimirri, oltre che dal belga Loris Berrittella, recente vincitore di una prova Coppa del mondo, oltre a tanti siciliani. Con l’obiettivo ambizioso, ma a portata di mano, di potere fare ridare al concorso l’ambizioso appellativo di “mini olimpiade” dell’equitazione».

(foto Facebook)