Ludovica Lacca, regina dei campionati regionali: “Sorpresa e soddisfatta”

di Simone Milioti

Ludovica Lacca è stata indiscutibilmente la regina dei campionati regionali assoluti di Paternò, lei comunque questa definizione non la sposa appieno: “Non sono egocentrica, lo apprezzo ma non mi definirei la regina. Sono soddisfatta, quello si, di aver migliorato tutti i tempi in tutte le gare”. Iscritta a sette gare, di cui cinque individuali, è tornata a casa con 6 ori, 1 argento, 3 record regionali e 1 pass per il campionato italiano open, ma andiamo con ordine.
Ludovica è una specialista della farfalla e ottiene l’oro sia nei 100 metri che nei 200 facendo segnare i nuovi record regionali assoluti in vasca corta rispettivamente in 1’01”34 e 2’14”40, quest’ultima prestazione cronometrica è sotto il limite per il campionato italiano open. Ma aveva già il pass per i tempi realizzati in estate in vasca lunga.
Il terzo record regionale arriva nella staffetta 4×50 mista della Mimmo Ferrito, oro ovviamente, dove nuota l’ultima frazione a stile libero e ci confessa essere il record di cui è più contenta: “Sono felicissima, sembrerà strano ma è la prima volta – confessa Ludovica – il record in staffetta mi mancava e una volta nella vita volevo farlo. Merito mio, di Claudia (Santonocito, rana), Ambra (Di Betta, farfalla) e Giulia (Conti, dorso). Lo scorso anno c’eravamo avvicinate quest’anno ho controllato per bene prima di festeggiare ed essere felice per me e le mie compagne”.
Gli altri ori giungono dall’altra staffetta (4×50 stile libero), dai 50 stile libero e 200 misti. “I risultati di Ludovica – commenta il suo tecnico Fabio Lombardo con lei nella foto – sono frutto del lavoro svolto in anni di preparazione e non soltanto negli ultimi mesi. È un’atleta che si è sempre allenata con impegno, serietà ed entusiasmo coniugando gli impegni di studio e sportivi. Abbiamo lavorato con metodo e con pazienza in vasca ed in palestra costruendo pian piano i presupposti per delle prestazioni di valore. Credo che Ludovica abbia dei margini di miglioramento. Siamo all’inizio della stagione e lavoreremo in tal senso”.

Intervista a Ludovica Lacca

Le chiedo subito come valuta il suo stato di forma e se ha del rammarico per quell’oro sfuggitole nei 100 stile libero.
“Sinceramente non mi aspettavo di fare nemmeno seconda in quella gara. Arrivava dopo i 200 delfino ed ero in modalità fine gare e mi facevano male le gambe. Mi sono migliorata di 6 decimi ed Emma (Arcudi dell’Unime), la ragazza che è arrivata prima, so che è brava e mi aspettavo vincesse lei, quindi non mi sono né stupita ne amareggiata. Per le altre gare sono contenta e non mi aspettavo di andare così bene. In teoria non dovevo arrivare così in forma per queste gare bensì per gli assoluti. Ho dovuto fare dei giorni di scarico e forse questo mi ha aiutato. Poi non mi aspettavo minimamente il record nei 100 farfalla, due settimane fa avevo fatto un tempo molto lontano da questo, 1’03” contro l’1’01”. Non credevo di fare il mio migliore, sono passata molto veloce al 50 in realtà e mi sono stupita anche io del tempo”.
Ha accennato ai campionati italiani, quest’anno è una Seniores e non farà i Criteria. È cambiato il suo modo di allenarsi e programmare la stagione?
“Ovviamente si. Non so ancora bene cosa mi aspetta nei mesi successivi ma senza i campionati italiani di categoria cambierà qualcosa e non farò lo stesso allenamento di preparazione degli anni passati. Spesso per arrivare bene ai Criteria non tenevo poi la forma per gli Assoluti. La vasca da 50 metri non è un problema perché già ora mi alleno sempre per due volte a settimana anche in vasca lunga. Sui Criteria, che ho fatto per tanti anni, devo dire che mi mancheranno, mi piacevano un sacco sia per l’ambiente, la vasca, il mare a Riccione, fortunatamente, anche se meno volte, ci andrò lo stesso. Inoltre sarà la prima volta in cui porterò due gare, sia i 100 che 200 farfalla”.
Rispetto ai campionati regionali di Messina, dove era andata a podio individualmente tra le Cadette 6 volte ma con soli 2 ori, questa volta è stata più dominante ed era un campionato a livello assoluto.
“A maggio scorso mi sono fermata per un problema alla spalla, per due o tre settimane ho lavorato quasi esclusivamente in palestra facendo solo gambe. Quindi già fare ai regionali estivi il mio personale nei 200 farfalla e anche ai campionati italiani due e sedici mi ha fatto capire che potevo fare di meglio. Mi è servita pure come pausa, mi ha fatto crescere”.
Io pensavo fosse una questione di maggior feeling con la vasca corta…
“Sicuro ho un feeling maggiore con la vasca corta, specie nello stile libero con le virate che mi aiutano. Nel delfino forse il 200 è più facile in lunga, meno stancante dal mio punto di vista. Questo perché in corta mi conto le bracciate, non in tutta la gara ovviamente, per arrivare bene in virata e non sempre mi riesce, mentre in vasca da 50 metri non lo faccio ed è più semplice”.
Ultimo aspetto che colpisce è la sua completezza rappresentata dall’oro nei 200 misti.
“I misti li ho scoperti due anni fa, ho fatto un meeting in cui ho provato gare inusuali per me e avevo fatto il tempo per gli italiani di categoria nei 400 misti. Mi piacciono, ma non le alleno come gare. Mi piace molto il 400 misti in lunga, sembrerò pazza ma li reputo divertenti, è una gara diversa. Credo che a Paternò era la prima volta che facevo i 200 misti in corta e non mi aspettavo di vincere perché ci sono altre ragazze brave e valide. In definitiva a delfino e stile vado bene, a dorso tampono, dopo che faccio un passaggio a delfino simile a quello dei 200, infine a rana, come dire, mantengo le distanze”.