Due volte avanti con il doppio vantaggio. Ci si aspetterebbe una vittoria scaccia crisi. E invece per il Palermo c’è l’ennesima delusione, l’ennesima occasione persa. A Parma finisce 3-3 al termine di un match in cui i rosanero avevano speculato bene sugli errori degli avversari, subendo la superiorità tecnica ed atletica del Parma, padrone del campo per larghi tratti dell’incontro. L’apice negativo degli uomini di Corini arriva però in pieno recupero. Avanti di due gol, i siciliani subiscono due reti, prima da Mihala e poi da Charpentier. Sei punti in otto partite rappresentano uno stato di crisi che non riesce ad essere spezzato. Ciò nonostante oggi ci fosse davanti un Parma stanco dalla partita di Coppa Italia e poco preciso sotto porta. Per Corini, ancora una volta, c’è ancora da riflettere.
Pigliacelli 3: Rimane nella terra di nessuno nell’occasione del 3-3. Prima pensa di uscire, poi ci ripensa e torna indietro. Troppo tardi, Charpentier di testa lo beffa e condanna il Palermo al pari. Errore grave,
Mateju 5: Ci mette il cuore, questo va riconosciuto. Nella ripresa però, Camarà gli fa vedere i sorci verdi. Suo il fallo che causa la punizione dal quale arriva il 2-3 momentaneo del Parma.
Marconi 5: La condizione non lo assiste. Nel finale gioca con i crampi. Tanti gli errori in fase difensiva. Il rientro di Ceccaroni diventa sempre più urgente.
Lund 5,5: Anche lui in difficoltà per buona parte della partita. Difende però in maniera più concreta, evitando entrate troppo rischiose.
Gomes 4: Nuova partita, solita storia. Agghiacciante.
Coulibaly 7,5: Migliore in campo per distacco. Procura la palla dal quale scaturisce la magia di Brunori dell’1-0. Monumentale nel primo tempo, cala nella ripresa poco sostenuto dai compagni.
Segre 6,5: Troppo nervoso per larghi tratti dell’incontro. Rimane però freddo nel momento decisivo, ovvero il gol dell’1-3.
Di Francesco 5,5: Firma l’assist dello 0-2 per Brunori. Poi poca roba.
Di Mariano 4: Inesistente. Si gioca solo da un lato. E non è il suo. Nella ripresa sparisce dal campo.
Brunori 7: Prima la magia, poi il destro al giro. Oggi ha fatto il suo. Ma non è bastato.
Valente (dal 56′) 5: Entra nella ripresa. Gioca mezzora ma senza mai incidere.
Buttaro (dal 68′) 6: Il suo impatto nella partita è buono. Poche sbavature in un finale concitato.
Henderson (dal 68′) 5: Sostituisce Coulibaly. Ma non è la stessa cosa.
Soleri (dal 76′) 5,5: Bravo a lottare nell’occasione dell’1-3. Nel finale ci mette poca solerzia nel rinvio sbagliato che causa il gol di Mihala.
Aurelio (dal 76′) 4: Colpevole, insieme a Pigliacelli, nel gol del 3-3 in pieno recupero. Da quando è rientrato non sembra aver ritrovato una buona condizione
Corini 4: La sua strategia ormai sembra chiara. La tattica dofensiva che lui mette in campo ogni partita prevede di attaccare in contropiede, sfruttando gli errori degli avversari. Una capacità speculativa che oggi il Palermo è riuscito a far fatturare, con ben tre gol messi a segno. Ma, anche quando si segnano tre reti, l’assenza di gioco e gli errori difensivi condannano il Palermo al pari. Nel secondo tempo i rosanero spariscono dal campo. Soffrono tutto il tempo sulle fasce, rischiando più volte di subire gol. Poi però, nell’unica occasione offensiva del secondo tempo, i rosanero realizzano il 3-1 con Segre. Lì sembra fatta, e invece no. Errori difensivi, stanchezza e poca lucidità. Due volte avanti con due gol di vantaggio. Terminare la partita con un 3 pari è quasi una sconfitta.