Nuova veste per il circuito internazionale di Triscina, dove Gabriele Minì è di casa

di Alessandro Teri

Cordoli freschi di vernice e asfalto nerissimo ancora intatto. Così si presenta il Circuito internazionale di Triscina nel giorno dell’inaugurazione della nuova veste della pista che si trova tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, poco distante dal chilometrico litorale di Triscina e Tre Fontane. La struttura, gestita dalla famiglia Anastasi, diventata nei venti anni di attività punto di riferimento per il movimento motoristico siciliano e non solo, si è rifatta il look per essere pronta ai prossimi importanti appuntamenti, come la prima prova del campionato italiano di karting in programma qui il prossimo 21 aprile, grazie ad Aci Sport.

L’ospite d’onore

E sabato a Triscina per l’occasione c’era un ospite d’onore, il giovane pilota siciliano Gabriele Minì, grande speranza dell’automobilismo italiano, già impegnato nelle gare mondiali di Formula 3, che proprio sul circuito di Triscina ha iniziato la sua scalata ai vertici del motorsport, con un futuro assicurato in Formula 1. Tra le curve immerse negli ulivi tipici del luogo il pilota di Marineo è di casa, e spesso vi ritorna per alcune sessioni di allenamento nelle pause della stagione agonistica. Stavolta però non ha vestito la tuta da corsa, ma a lui è toccato l’onore di tagliare il nastro del nuovo tracciato, dove da subito hanno iniziato a girare sui loro veloci kart tanti giovanissimi talenti in erba, che vedono Minì come un idolo e fonte di ispirazione.

A servizio del territorio

Orgoglioso del circuito a cui ha dato vita dal nulla nelle campagne di Triscina, con una fortunatissima intuizione, è Gaspare Anastasi, che oltre a puntare ad un ideale podio dei maggiori tracciati internazionali presenti in Italia, conta di farne anche una struttura aperta ed al servizio del territorio, in cui tenere corsi di educazione stradale e guida sicura, in collaborazione con le amministrazioni locali. Senza dimenticare la vocazione turistica del luogo, a due passi da uno splendido mare e da tesori archologici come il Parco di Selinunte. Un’opportunità da sfruttare in chiave ricettiva, già a partire da aprile per la gara del campionato italiano, quando arriveranno cinquemila persone al seguito di piloti e scuderie: un indotto motoristico, fatto di passione e amore per la velocità, al servizio della comunità.