Nuotare in Sicilia Occidentale e Orientale, le opinioni di atleti e genitori

di Simone Milioti

Prima di commentare i risultati delle recenti prove tempo svolte a Villabate, esordienti e categoria della Sicilia Occidentale, e Paternò, i soli categoria della Sicilia Orientale, ci soffermiamo sulle condizioni di gara quasi opposte che atleti e genitori hanno vissuto nei due impianti. Da una parte, Villabate, erano presenti tutti i nuotatori dai grandi ai più piccoli, senza la possibilità di assistere e con la diretta concessa all’ultimo minuto in modo amatoriale (l’immagine in evidenza è uno screenshot di una diretta); dall’altra, Paternò, due settimane fa avevano già gareggiato gli esordienti, così la manifestazione era riservata solo ai categoria, porte aperte in tribuna per i genitori.
Sulle condizioni di gara un atleta si è lamentato delle condizioni a Villabate: “Acqua torbida, spazi per atleti non adeguati, riscaldamento non funzionale”, in quanto alcuni gareggiavano diverse ore dopo dall’unico riscaldamento previsto ad inizio sessione. A Paternò invece fanno sapere che “nessuna differenza o difficoltà particolari rispetto alle solite manifestazioni svolte” e questo lascia già intendere come, in questa fase storica, nella Sicilia Orientale si gareggi meglio.

Porte aperte/chiuse e trasferta

Se per i nuotatori più grandi, con cui abbiamo parlato, la differenza sulle porte aperte o chiuse è minima, “rabbia per pubblico inesistente” a Villabate porte chiuse, mentre a Paternò, porte aperte, “ma con le porte chiuse c’era la possibilità di avere più spazio per noi atleti in tribuna”. La questione tocca più da vicino i genitori che non possono assistere alle gare dei figli e, ad esempio, a Villabate erano impegnati anche esordienti alla loro prima esperienza, senza che la Federazione prevedesse tra l’altro una diretta compensativa che è stata proposta a ridosso dell’evento a degli eroici genitori. Un genitore da Villabate spiega le ulteriori difficoltà per gli esordienti: “I crono non contano tanto a quell’età, con gli esordienti è bello vedere i miglioramenti o come nuota il proprio figlio nelle prime gare, soprattutto per dare a lui un supporto anche nello spogliatoio dove gareggiando con i più grandi si possono creare situazioni”.
Replica da un genitore di una società che gareggiava a Paternò: “Ormai mia figlia è grande neanche vado a vedere tutte le gare, il problema (comune a quasi tutti gli interpellati, ndr) è che unire Esordienti e Categoria complica molto l’organizzazione”. E sembra si tralasci che un bambino o una bambina esordiente B tra i 9 e i 10 anni possano aver bisogno del genitore nello spogliatoio, per qualsiasi imprevisto prima della gara, o che ancora voglia scorgere i suoi genitori in tribuna che lo stanno guardando gareggiare.
Riguardo la trasferta poi è presto detto che alle società occidentali venga meglio fare gare a Palermo, o comunque in zona, molti hanno avuto la possibilità, ci raccontano, di tornare a pranzare o anche riposarsi qualche ora casa, accontentandosi dell’impianto che al momento c’è a disposizione, “lo conosciamo e non è il massimo” fanno sapere dalla Sicilia Orientale. Si risparmia sicuramente sulle spese di viaggio e pernottamento per fare gare in zona e non spostarsi dall’altra parte della Sicilia, ma non bisogna accontentarsi perché non è tollerabile che sui piatti di una bilancia il risparmio economico debba poi portare a prestazioni non adeguate in vasca.

Quali migliorie per le prossime gare?

Se la speranza dell’atleta della Sicilia Occidentale è che “non si facciano altre prove tempi a Villabate”, sta alla Federazione intervenire per trovare un impianto e comunque va detto che di impianti pubblici aperti tra cui scegliere nella zona Occidentale siano pochi. Poi bisognerà fare la mediazione con anche le società e i genitori per garantire il costo più basso in termini di spesa ma la resa più alta in termini di prestazioni. I genitori interpellati, che non sono alla prima esperienza, ricordano la centralità e comodità che garantiva l’impianto di Caltanissetta, come anche la possibilità, quando si poteva, di nuotare alla Comunale di Palermo e “nessuno si lamentava”.
La passa passa alla Federazione anche perché a quanto risulta dai regolamenti pubblicati la tassa atleta/gara era fissata in 7€ in entrambi gli impianti, quindi praticamente viene chiesto lo stesso prezzo per gareggiare in condizioni ottimali e non ottimali, e ancora viene trattata ugualmente una manifestazione a porte aperte, dove chi vuole può assistere alle gare, ad una a porte chiuse dove non si prevede neanche il supporto della diretta streaming.
Quanto alle esigenze dei nuotatori, grandi e piccini, è ribadito che sarebbe meglio far gareggiare Esordienti e Categoria non nello stesso giorno, e se è esclusa la possibilità di due weekend magari “si può pensare ad una soluzione con Esordienti al sabato e Categoria la domenica” propone il genitore della Sicilia Orientale. Ma al tempo stesso deve essere garantito, a quegli atleti più grandi che cercano delle prestazioni cronometriche di livello, un riscaldamento intermedio. Tutti gli interpellati hanno invocato anche il nome della piscina Nesima, dove la tribuna è capiente per atleti e genitori ed esiste la possibilità di gareggiare col pontone creando una seconda vasca che è sempre disponibile per riscaldamento e defaticamento. Altrimenti la Sicilia continuerà, una volta cresciuti gli atleti, ad infoltire le file delle società del resto d’Italia come puntualmente accade ogni anno.