La carriera calcistica di Rosolino Celesia, il giovane ucciso vicino una discoteca a Palermo

di Redazione

Era stato una giovane promessa del calcio siciliano Rosolino Celesia, il ventiduenne rimasto ucciso questa notte al culmine di una rissa all’uscita della discoteca palermitana Notr3 di via Calvi, vittima di alcuni colpi di pistola. Nato a Palermo nel 2001, nel quartiere del Cep, col sogno di emulare Totò Schillaci, l’eroe di tutti i ragazzi del suo quartiere, fin da ragazzo mostra colpi che fanno sperare in una carriera calcistica, nel ruolo di attaccante. E l’occasione buona arriva nella stagione 2017/18, quando viene ingaggiato dal Torino, per far parte della under 17 granata, dove poter mettere in mostra i suoi numeri da punta centrale.

Un destino sfortunato

Dopo l’esperienza piemontese, Rosolino Celesia può tornare nella sua terra, in prestito proprio nelle giovanili del Palermo, dove però rimane poco. Da lì il ritorno al Torino, per entrare nella rosa della Primavera, e poi nell’under 19 del Trapani. I tempi sono maturi per il calcio dei “grandi”, grazie all’esordio nel Troina, seguito nel 2019 dall’approdo a Marsala in serie D. E con la maglia lilibetana viene schierato per 11 minuti nel match alla Favorita contro i rosanero. L’anno seguente il trasferimento alla Parmonval, ultima maglia vestita da Rosolino Celesia, cui il destino purtroppo non ha sorriso né in campo né una volta lasciata la carriera calcistica.