L’ultimatum di Giuseppe Deni: “Senza uno stadio adeguato lasciamo l’Akragas”

di Alessandro Teri

Conferenza di fine anno col botto per Giuseppe Deni. Il patron dell’Akragas convoca i giornalisti agrigentini, e tramite anche una diretta su Facebook, non le manda a dire sulle intenzioni della società biancazzurra, che senza uno stadio adeguato ai progetti in grande, lascerà la squadra dalla prossima stagione. Destinatario del messaggio, a chiare parole, è il sindaco Francesco Miccichè, dovrebbe farsi garante di una collaborazione con il Comune, in vista di un adeguamento dell’Esseneto agli standard necessari per ambire in alto, e portare la città in contesti calcistici degni della sua storia.

Un campo degno del blasone dell’Akragas

“Servono un campo dignitoso, un terreno di gioco valido, e le torri faro per essere nei professionisti, per ambire alla serie C”, dice Deni, che denuncia come si sia nella stessa situazione di 3 anni fa, “da allora non è successo niente”, ribadisce: “Senza campo sportivo che prospettiva abbiamo? Siamo in una fase di stallo, non possiamo dare ai tifosi la squadra che vogliamo, degna del blasone dell’Akragas”, continua Deni, che ricorda di avere intrapreso quest’avventura con l’obiettivo di vincere, di fare qualcosa di grande, “ma nel momento in cui ciò non è possibile, questo sarà l’ultimo campionato per il nostro gruppo”, ammonisce, altrimenti “consegneremo la squadra al sindaco”. Poi il patron biancazzurro rivela che ci sono vari gruppi, anche esteri, interessati a rilevare l’Akragas, ma senza le condizioni adatte non si può arrivare a niente.

Sollecitare l’amministrazione comunale

Una presa di posizione dura, che segue a stretto giro di posta le parole del presidente dell’Akragas, Roberta Lala, che da parte sua ha scritto una lettera al sindaco di Agrigento, per evidenziare ancora una volta tutte le criticità dello stadio Esseneto, e sollecitare l’amministrazione comunale a dare risposte concrete sul recupero dell’impianto sportivo, soprattutto sul ripristino del terreno di gioco, sempre più ridotto ad un pantano. L’alternativa concreta, prospettata dalla società, è quella di giocare le gare casalinghe del campionato di serie D in campo neutro, per evitare infortuni ai calciatori.

Trovare nuovi investitori

“Già da ora occorre organizzarsi per il nuovo campionato”, ma Roberta Lala fa notare che le condizioni del campo, e la mancanza di illuminazione, “allontanano eventuali investitori in quanto non si intravede nessuna prospettiva per puntare a categorie superiori”. Perciò la dirigente chiede “di avere risposte concrete e celeri, affinché la società possa decidere di investire e trovare nuovi investitori per il prossimo campionato puntando al salto di categoria oppure lasciare a fine campionato a malincuore la squadra”. “In una città che si presta ad essere Capitale italiana della cultura non si può accettare che lo sport venga messo all’angolo”, rincara la dose la presidentessa, lamentando “nessuna capacità di porre in essere strumenti per la ristrutturazione, ma anche la cattiva volontà non potendo avere i fondi per ristrutturare, di farlo fare ad altri attraverso la gestione della struttura così come avviene oggi in numerosissimi stadi”. “Pertanto si chiede entro fine gennaio – conclude Roberta Lala -, di dare alla società risposte serie, tangibili e concrete al fine di fare chiarezza, elemento essenziale per la programmazione”.

Il progetto del Comune

Va comunque ricordato che nelle passate settimane l’amministrazione comunale agrigentina ha avviato l’iter per un progetto di riqualificazione dello stadio Esseneto, soprattutto con l’obiettivo di realizzare un impianto di illuminazione per il camppo da gioco.