Il gesto di Van der Poel: sputo contro il pubblico che lo insulta, arriva la multa

di Alessandro Teri

Succede anche che la settima vittoria su sette nella Coppa del Mondo di ciclocross passi in secondo piano, e che si parli di Mathieu Van der Poel per un episodio accaduto all’ultimo giro della gara che lo ha visto trionfare anche a Hulst: il campione olandese prima di tagliare il traguardo ha sputato in direzione di un gruppo di tifosi, a quanto pare belgi, e quindi della stessa nazionalità dell’eterno rivale Wout Van Aert. L’accaduto non poteva passare inosservato, ed inevitabili sono montate le polemiche sul gesto di colui che sta dominando la stagione del pedale fuoristrada, il quale ha poi spiegato, scusandosi di quanto fatto, che non ne ha potuto più dei fischi e di quello che per tutta la durata della corsa gli è stato urlato contro, evidentemente insulti, e di ciò che per di più gli sarebbe stato lanciato addosso (sembrerebbe birra e urina).

Una multa simbolica

All’indomani dell’increscioso episodio è arrivata una multa da parte dell’Uci nei confronti dello stesso Van der Poel, che dovrà pagare una ammenda di 250 franchi svizzeri, cioè circa 270 euro. Evidentemente una pena simbolica, visto l’ammontare della sanzione, per un fatto che da regoalmento avrebbe anche potuto essere punito con una sospensione, costringendolo a saltare alcune corse. Ma il metro usato dalla Federazione internazionale ciclistica parrebbe aver tenuto conto delle attenuanti del caso, considerando l’esasperazione indotta in un atleta dall’essere oggetto continuo di improperi.

Comportamento da stigmatizzare

A parte l’aspetto sanzionatorio della vicenda, ciò che colpisce è la reazione di un campione, che finora aveva sempre tenuto un comportamento irreprensibile, non certo una testa calda. Pure Van Aert, alle domande sull’accaduto, non ha potuto dire altro che il suo rivale si era sempre saputo controllare. A differenza però di quanto fatto a Hulst, con un comportamento che va comunque stigmatizzato, senza puntare il dito contro Van der Poel, ma tenendo conto del fatto che se idealmente si superano le barriere divisorie tra atleti e pubblico, allora il rischio è che tutto diventi lecito, da entrambe le parti.