Il bomber Delfio Calabrese in campo con il figlio, così la dinastia del gol ha il suo erede

di Alessandro Teri

Solo un anno fa aveva dato l’addio al calcio giocato, ma il richiamo del campo è troppo forte per chi come Delfio Calabrese ha vissuto una vita da bomber. Cosi all’ età di 47 anni il calciatore messinese, per la precisione nativo di San Fratello, torna a far notizia nelle cronache calcistiche, questa volta però assieme ad un altro giocatore, che porta il suo stesso cognome e di nome fa Antonio, dell’ età di 15 anni, suo figlio. Sì perchè il reparto d’attacco del Scuola Calcio San Benedetto, sul finire della partita di Terza Categoria di domenica scorsa contro il Rocca 2023, era formato proprio da padre e figlio, Delfio e Antonio, per quello che deve essere stato un momento familiare indimenticabile, oltre a segnare una di quelle pagine emozionanti che solo lo sport sa regalare.

Il mestiere del centravanti

Si compie così un ideale passaggio di testimone nella dinastia del gol a marchio Calabrese, che al calcio siciliano ha già dato tanto, grazie ai più di 700 gol segnati dal capostipite in oltre 900 partite giocate tra tutte le categorie dilettantistiche isolane, conquistando per ben 10 volte il titolo di capocannoniere. Ora toccherà al giovane rampollo farsi valere, apprendendo il mestiere del centravanti proprio da colui che fuori dal rettangolo di gioco chiama papà, ma che quando veste la maglia biancoverde del San Benedetto è il suo capitano e presidente, in un incrocio di destini unico.

Una macchina da gol

E le lezioni che Delfio Calabrese impartisce ancora adesso ogni volta che scende in campo, al figlio ed a tutti gli allievi della sua scuola calcio, la cui squadra milita con buoni risultati nel girone di Terza Categoria organizzato dalla delegazione di Barcellona Pozzo di Gotto, è davvero impareggiabile. Nell’ultimo match giocato, quello in cui al trentacinquesimo del secondo tempo ha fatto il suo ingresso il figlio Antonio, il bomber classe 1976 ha centrato una tripletta (salendo a quota 11 gol segnati in stagione) nel 5 a 1 rifilato al Rocca 2023, che porta il San Benedetto a 17 punti, al quarto posto in classifica.

Un’eredità di cui andare orgogliosi

Quindi il mito di Delfio Calabrese non tramonta, anzi, si prepara a proseguire sulle gambe del figlio Antonio. E a San Fratello, piccolo paese dei Nebrodi in cui si parla ancora oggi il gallo-italico, particolare dialetto di derivazione settentrionale in seguito alle dominazioni normanne, ben presto avranno un nuovo bomber di cui andare orgogliosi.