Rosario e Giovanni Di Benedetto, l’intesa tra padre e figlio nel segno del gol

di Nunzio Currenti

Il tempo nel calcio è un fattore secondario. La passione e la grande forza di volontà spinge sempre ogni oltre confine e abbatte le barriere. A Fiumefreddo, comune in provincia di Catania che arrivò a toccare l’Eccellenza nei primi anni 2000 e balzò agli onori della cronaca del record europeo di vittorie consecutive (25 di fila con la Fiumefreddese), nella società locale, lo Sporting, giocano padre e figlio. Il particolare? Entrambi centravanti. Lui è Rosario Di Benedetto. Di anni ne ha 51. E ha scritto la storia del calcio locale fiumefreddese a suon di gol.

Anche quest’anno è riuscito a mettere il timbro su una partita. Anni addietro addirittura ne segnò cinque in un match. Giovanni, il figlio, di anni ne ha 21 e ha una vita ancora da scoprire e tanti sogni da realizzare. Padre e figlio sono in pianta stabile nella rosa dello Sporting Fiumefreddo, formazione che partecipa al campionato di Seconda Categoria. “Ma anche se nello stesso ruolo – afferma Rosario – siamo riusciti a giocare insieme e a segnare. Giovanni già di gol ne ha segnati quattro”.

Rosario e Giovanni coppia d’attacco in famiglia e nel calcio

Rosario, classe 1972, si è sempre distinto per le sue doti acrobatiche. Da piccolo era specialista in rovesciata, ma il suo pezzo forte è il colpo di testa, tanto da meritarsi sui banchi di scuola l’appellativo di Serena, per rievocare le caratteristiche tecniche dell’ex attaccante di Milan, Inter e Juve. Di mio figlio Giovanni ammiro la sua capacità di proteggere palla, il classico attaccante di manovra. Poi sotto porta è micidiale. Al primo errore avversario è pronto a colpire. A lui piacerebbe avere il mio colpo di testa”.

Giocare – continua – con mio figlio in campo è una sensazione meravigliosa. Giochiamo già nel calcio a cinque già da tempo. Nel calcio a 11 quando siamo in campo io gioco più avanti rispetto a lui. Non potevo di chiedere di meglio nella mia vita. In campionato, purtroppo, siamo ultimi ma siamo in corsa ancora per salvarci, ma perfettamente in linea con l’obiettivo di valorizzare le risorse locali”.

I valori dello sport

Rosario guarda oltre. Sta partecipando al corso di allenatore Uefa D e organizza insieme agli amici di sempre e ai dirigenti tutta l’attività.

Giocare con i figli – conclude con una riflessione attenta – è fondamentale a tutti i livelli, rafforza la famiglia e spinge a crescere nei valori dello sport. Giovanni mi aiuta tantissimo. Riuscire a trasmetterli ai figli non è facile. Spero che non smetta mai di fare sport. Lui ha una voglia straordinaria, ama questo sport e Fiumefreddo e ha scelto di vivere questa esperienza con me. Io posso esserne solo felice”.