Ilaria Milazzo e l’obiettivo Coppa Italia “Partita secca, daremo filo da torcere a Schio”

di Pietro Minardi

Dagli inizi a Priolo all’esperienza in A1 con Ragusa. E’ un bagaglio tecnico molto made in Sicily quello di Ilaria Milazzo, playmaker delle aquile iblee allenate da coach Lino Lardo che oggi si racconta ai microfoni di SportWebSicilia. Un modo per fare il punto sul ritorno “in patria” e su quella che è stata e che sarà la stagione corrente.

Il ritorno in Sicilia

La giocatrice di origini agrigentine è tornata nella terra natia dopo le esperienze positive a San Martino Lupari e in Polonia con la maglia del Lublin. Ma l’amore per la Sicilia non è mai scomparso. “La Sicilia manca sempre. Penso che un po’ tutti i siciliani che vivono al Nord lo possono testimoniare. In Polonia vedevo il sole una volta al mese. Mi è mancato molto il clima, il sorriso delle persone e che il calore che si respira. Sapevo che quella sarebbe stata una parentesi. Adesso che sono qui, ciò non manca. E questo è uno stimolo, una motivazione in più per fare quello che faccio in maniera più felice, con più entusiasmo”.

La cultura sportiva di Ragusa e il panorama siciliano

Un rapporto, quello fra Ilaria Milazzo e la Sicilia, testimoniato dal rispetto che la giocatrice ha per la cultura sportiva del capoluogo ibleo. Un elemento che spesso manca nell’Isola. “Mi accorgo qui a Ragusa, una delle poche eccezioni in Sicilia, che ci sono molti impianti sportivi. C’è una cultura sportiva che io per la realtà in cui ho vissuto, in provincia di Agrigento, non ho mai visto. E’ un esempio virtuoso del connubio fra impianti, gestioni e realtà sportive sostenute dal territorio e dall’Amministrazione Comunale. Con una gestione più mirata e con una predisposizione di risorse economiche ed agevolazioni, le società sportive potrebbero avere una spinta in più ad operare sul territorio”.

La stagione della Passalacqua

A domanda specifica, Ilaria Milazzo fà il punto sulla stagione che è stata per la Passalacqua Ragusa. “Sono molto contenta dei miglioramenti che insieme alla mia squadra abbiamo messo in campo. E’ stato frutto del lavoro e degli allenamenti. Abbiamo avuto un inizio complicato. Siamo riuscite con umiltà e dedizione a scalare la classifica, ma soprattutto a migliorare la qualità del gioco. Siamo riuscite ad invertire la rotta d’inizio campionato. Abbiamo avuto tanta pazienza nell’aspettare il nostro momento, con umilità e i piedi per terra”.

Le final four di Coppa Italia e la sfida con Schio

Un team nel quale, rispetto alla scorsa stagione, è cambiato molto, anzi quasi tutto a livello di roster. Tanti i volti nuovi. Elemento che ha richiesto un momento iniziale di rodaggio ma che ha permesso comunque al team ibleo di togliersi qualche soddisfazione al team ibleo. Come la qualificazione alle final four di Coppa Italia che si giocheranno il 16 febbraio in quel di Torino. Ora però, sulla strada delle Passalaqua c’è la Famila Schio. Una delle squadre regine della Serie A1 e del panorama europeo. Una squadra che, negli scorsi anni, Ragusa ha saputo battere in gara secca, salvo poi perdere nelle serie playoff scudetto. Gara nella quale Ilaria Milazzo si ritroverà contrapposta ad un’altra siciliana di successo, ovvero la palermitana Costanza Verona.

Le aspettative? Vogliamo dare il meglio come fatto con Bologna. Sono partite secche. C’è molta pressione. La posta in palio è alta. Andiamo lì cercando di dare il meglio e con la convinzione che possiamo portare la partita a casa, raggiungendo la finale e aspirando alla vittoria di Coppa Italia. Sicuramente Schio è una squadra più completa, con un roster costruito per giocare l’EuroLega e per fare bene in Europa. Sicuramente partono con una marcia in più, ma il campo ha dimostrato che Ragusa può fare bene, può dare filo da torcere e portare a casa partite difficili“.