Le origini dell’ippica, lo sport che ha conquistato gli italiani

di Redazione

Foto di Anastasiia Krutota su Unsplash

L’ippica è uno sport che ha affascinato e conquistato il cuore degli italiani nel corso dei secoli. Da un passato ricco di tradizioni e passioni, questo sport ha radici profonde che risalgono a epoche antiche. In questo articolo, esploreremo le origini dell’ippica e vedremo come ha guadagnato il successo di oggi tra gli spettatori italiani.

La storia dell’ippica: un viaggio attraverso i secoli

Dalle corse di cavalli in epoca romana alle competizioni medievali, l’ippica ha attraversato diverse ere storiche, mantenendo sempre un fascino intramontabile. In questo contesto, la connessione tra l’uomo e il cavallo ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo di questo sport, creando una tradizione che ha resistito al passare dei secoli.

Sebbene l’ippica moderna sia nata ufficialmente in Inghilterra nel XVII secolo, le prime corse ai cavalli risalgono all’Antica Grecia, quando venivano organizzate delle corse sui carri in onore degli dèi. In seguito, questa stessa tradizione è stata tramandata nell’Antica Roma, per poi diffondersi in Europa. Ovviamente, all’epoca non esistevano i fantini, ma ci si armava di quadrighe e bighe.

L’introduzione del fantino è arrivata solo nel Medioevo, in cui i cavalli erano montati a pelo, cioè senza sella, in occasione delle gare tra diverse scuderie. Un esempio di questo tipo di celebrazione è il Palio di Asti, festa tradizionale nata in epoca medievale per celebrare San Secondo, il cui momento cruciale era rappresentato  dalla corsa ai cavalli montati a pelo.

Nel XVII secolo si assiste alle prime manifestazioni di ippica moderna in Inghilterra, con la suddivisione in specifiche discipline, come trotto, galoppo e competizioni a ostacoli. In Italia, l’ippica è giunta solo nel 1800, ma ha avuto un successo tale che la famiglia dei Savoia scrisse numerosi saggi proprio su questo nuovo sport.

L’ippica in Italia: dalle prime piste agli eventi più famosi

L’Italia ha contribuito in modo significativo alla crescita e alla diffusione dell’ippica, diventando una parte integrante della cultura e della società italiana.

Pur essendosi sviluppata in ritardo rispetto all’Inghilterra e alla Francia, la storia dell’ippica del nostro Paese rimane quella più accreditata a livello mondiale, soprattutto per la qualità degli allevamenti. Le prime corse d’ippica italiana risalgono all’Ottocento a Torino: in un primo momento, si trattava di competizioni tra nobili senza premi in denaro, con il solo scopo di guadagnare onori e medaglie. Sebbene il primo regolamento per una corsa a cavallo risalga al 1809, è solo nel 1835 che si assiste alla nascita della prima Società di corse, cui aderì anche il conte Camillo Benso di Cavour. Nel 1855 viene fondato il primo periodico dedicato all’ippica, Il Giornale  della Società Nazionale delle Corse, e cinque anni dopo si tiene il primo Derby d’Italia, sempre nel capoluogo piemontese.

A questo, sono seguiti numerosi eventi che hanno tracciato le basi dell’ippica moderna italiana: la nascita del Jockey Club d’Italia e della Società degli Steeple Chases d’Italia, il primo Derby di galoppo all’ippodromo romano delle Capannelle e l’istituzione della Consociazione ippica italiana, che ha portato alla diffusione della specialità del trotto, rimasta marginale fino al 1885.

Oggi, l’Italia può vantare numerosi ippodromi, ciascuno con le sue particolarità e specialità. A livello di distribuzione territoriale, la maggior parte degli ippodromi italiani si trova in Campania, Lombardia, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Tuttavia, se si parla di longevità si può guardare anche al di fuori di queste regioni: un esempio eclatante è  l’Ippodromo di Maia, situato a Merano in Alto Adige, che ospita una delle più celebri corse a ostacoli a livello internazionale, ossia il Gran Premio Merano. A questo si affianca anche l’Ippodromo  del Mediterraneo che sorge vicino Siracusa, in Sicilia. Proprio il legame tra la Sicilia e l’ippica ha radici profonde nella cultura dell’isola. A dimostrarlo ci sono i numerosi eventi tradizionali ospitati dagli ippodromi più famosi della regione. Oltre all’Ippodromo di Siracusa, infatti, un altro luogo molto importante per l’ippica siciliana è l’Ippodromo della Favorita di Palermo, che regala sempre nuove gioie ai suoi cittadini.

Il successo dell’ippica, un fenomeno in continua crescita

Negli ultimi decenni, l’interesse per l’ippica è cresciuto in modo esponenziale tra gli italiani. Questo successo si deve a numerosi fattori, tra cui l’emozione generata dai cavalli in corsa, l’ascesa di campioni equini e la possibilità di giocare e sfidare altri appassionati del settore.

Inoltre, a contribuire ulteriormente al successo costante di questo sport è stata anche l’innovazione digitale. Oggi, infatti, esistono numerose piattaforme di gioco online per scommettere sull’ippica live o sulle proprie discipline preferite dell’ippica. A tal proposito, il sito di Sisal permette di restare aggiornati su tutte le notizie relative all’ippica italiana.