Morel, portiere bomber del Barcellona Futsal: “Importante dare una mano extra alla squadra”

di Alessandro Calleri

Argentino di Buenos Aires, classe 1997, professione portiere. Una definizione che sta fin troppo stretta se si parla di Matias Morel, estremo difensore e uomo simbolo del Barcellona Futsal (Serie B). Non un semplice numero uno. Già, perché se gli interventi tra i pali rappresentano l’ordinaria amministrazione, la parte forte del repertorio è frutto di un’interpretazione del ruolo tutta in chiave moderna. Abilissimo con i piedi ed a partecipare attivamente alla manovra, è l’incubo dei portieri avversari. Il vizio del gol è, infatti, il suo marchio di fabbrica. Ben otto le reti segnate in 14 partite in questo campionato. Numeri da bomber vero, altro che portiere e basta.

Morel, gol da copertina

Con una doppietta ha trascinato il Barcellona Futsal al successo (9-5) contro il Villaurea Monreale, tre punti pesantissimi sia per la classifica che per il morale dei giallorossi, reduci da tre sconfitte di fila. Da impazzire la rete valsa il momentaneo 6-3. Un bolide terra aria, calciando da distanza siderale, terminato all’incrocio. Braccia al cielo, l’abbraccio dei compagni e la gioia incontenibile per una marcatura da sigla televisiva.

<<Gioco da tanto a calcio a 5 – spiega Morel – e mi sono reso conto che il portiere può fare molto in campo, non soltanto pensare alla difesa e alle parate. Pian piano ho cominciato a migliorare, perché è importante poter dare una mano extra alla squadra. Il gol al Villaurea Monreale è nato da uno schema che facciamo sempre, quei tiri da lontano li provo spesso. Quando ho visto poi entrare la palla all’incrocio mi son detto: “Mamma mia che ho combinato”>>. È il gol più bello realizzato in carriera? “Sì, penso lo sia proprio quest’ultimo, anche per l’importanza del match. Era una partita tosta che dovevamo assolutamente vincere in casa nostra>>.

Da portiere goleador, a segno su azione, tiri liberi e rigori, riesci a metterti nei panni dei tuoi colleghi avversari quando ti hanno di fronte? <<Se capitasse a me di subire gol del genere mi arrabbierei, ma sono cose che possono succedere>>.

C’è qualcuno a cui ti ispiri come modello? <<Seguo tanto i portieri brasiliani che tirano da fuori o battono i rigori e quello che mi piace di più è Higuita, che gioca nella nazionale del Kazakistan, coi piedi è fortissimo>>.

Dall’Argentina all’Italia

Dall’Argentina, dove ha vinto uno scudetto col San Lorenzo, all’Italia. La prima esperienza nel nostro Paese è stata in Sardegna, al Domus Chia Calcio a 5, in C1, quindi la Sicilia, con l’approdo nel 2020 al Mortellito (l’attuale Barcellona, ndr), fortemente voluto dal tecnico Salvatore Battiato che di portieri se ne intende. Da protagonista nella città del Longano ha centrato la storica promozione in B tramite playoff. Ha poi indossato la maglia dello Sporting Alcamo, prima di tornare ancora nel club divenuto Barcellona Futsal, ormai la sua seconda casa. <<Mi sono trovato benissimo con la squadra e la dirigenza che mi hanno accolto in una maniera incredibile. Questa zona mi sta piacendo tanto, sono qua da un paio d’anni ed è ormai come se fosse casa mia>> afferma il giocatore sudamericano.

Ma c’è qualcosa che ti manca dell’Argentina? <<Mi manca la famiglia, la parte più importante. Sono fondamentali, mi stanno vicini sia nei momenti belli che in quelli meno felici>>.

Parole da leader

Alle doti tecniche abbina quelle morali, tanto da fungere da esempio per i più giovani. Leader in campo e fuori. Se gli chiedi quale sia il compagno di squadra con il quale ha legato maggiormente al Barcellona Futsal non vuole far torto a nessuno: <<Voglio bene a tutti e non potrei mai sceglierne uno in particolare dei miei compagni. Qui sono un punto di riferimento. Il mister, Ricardo Tutilo, lavora bene con la squadra a livello tecnico-tattico e ha insegnato tanto durante gli allenamenti, i ragazzi sono in fase di crescita>>.

La squadra è attualmente al settimo posto con 17 punti. C’è una salvezza da conquistare e nella prossima sfida casalinga con il Città di Gela servirà dare continuità alla vittoria contro il Villaurea Monreale. <<L’obiettivo è quello sin dall’inizio e dobbiamo raggiungerlo, poi vedremo se possiamo puntare anche a qualcosa in più della salvezza>>.

Matias Morel, il Barcellona nel cuore e un grande sogno da realizzare per il futuro, alzando sempre l’asticella: <<Nella mia carriera penso sempre a puntare in alto. Vorrei poter arrivare in Serie A in Italia, spero che la riforma dei campionati possa dare un aiuto agli stranieri e consentirmi di realizzare questo sogno>>.