È iniziata nel peggiore dei modi la stagione di Giulio Ciccone: il corridore della Lidl-Trek, infatti, dovrà stare fermo per un mese a causa di un intervento subito nelle scorse ore, scompaginando i piani per questo avvio di 2024 di colui che l’anno scorso era stato capace di vincere la maglia a pois al Tour de France. Il ventinovenne è stato fermato da una “cisti pilonidale”, come reso noto dalla sua squadra, con un comunicato nel quale si informa che i medici gli hanno imposto uno stop di quattro settimane, e che il ritorno in sella dipenderà dagli sviluppi post-operatori, che verranno seguiti da una fase di riabilitazione.
Una brutta tegola quindi per Ciccone, che dovrà sicuramente saltare la Tirreno-Adriatico, dove avrebbe potuto testare a dovere la gamba in vista degli appuntamenti più attesi per lo scalatore abruzzese, rappresentati ovviamente dalla grandi corse a tappe, dove puntare ad importanti successi di tappa. Dopo un inizio fulminante di carriera, quando nel 2016 si rivelò al mondo con la bella vittoria al Giro d’Italia della decima frazione con arrivo in salita a Sestola, il ciclista di Chieti è stato atteso per diverso tempo dalla consacrazione come nuovo pretendente alla vittoria di un giro a tappe. Negli ultimi anni però ha avuto modo di assestarsi su buoni livelli, ben figurando nei gruppetti dei migliori in montagna, e solo pochi mesi fa è arrivata la conquista della classifica dei grimpeur al Tour.
Però il cammino verso la riconferma di un risultato così prestigioso si complica: “Ciccone non prenderà parte agli allenamenti in altitudine, considerata la lunghezza dello stop, e la sua iscrizione alle gare primaverili è in standby – recita il comunicato della Lidl-Trek – Eventuali aggiornamenti verranno forniti nelle prossime settimane”.